Torniamo a parlare di giochi per bambini vincitori di premi: il titolo di oggi si è aggiudicato il Kinderspiel des Jahres del 2005.

Das Kleine Gespenst, di Kai Haferkamp (KOSMOS, 999 Games, 2005) è un gioco per bambini ispirato al libro “Il Piccolo Fantasma” di Otfried Preussler (edito in Italia da Salani, 1998 e da Nord-Sud, 2012). I piccoli giocatori devono aiutare il fantasma ad aprire le porte giuste per visitare luoghi ed incontrare amici; come ricompensa, potranno far rotolare le palle di cannone nella sala d’armi del castello!

I materiali
Das Kleine Gespenst è uno di quei giochi che utilizza anche la scatola come parte integrante del gioco: l’inserto di plastica all’interno della scatola funge da plancia per una parte del gioco, mentre l’interno del coperchio viene utilizzata per l’altra! Completano i materiali 13 tessere porta, 13 tessere con le illustrazioni del libro, 1 fantasma di cartone con magnete, 40 sfere, 4 fustelle porta sfere, 1 orologio di cartone (ghiera, lancetta e disco).
La versione olandese, edita dalla 999 Games, vede come protagonista il famoso personaggio dei fumetti Casper e abbandona le illustrazioni originali in bianco e nero del libro.

Il gioco
KleineGespenst2Dopo aver sistemato casualmente le tessere con le illustrazioni sotto le porte, aver preso 8 palle di cannone a testa e aver preparato l’orologio (scegliendo arbitrariamente una delle 12 immagini come inizio della sequenza), il gioco si sviluppa a turni, ciascuno diviso in due fasi.
La prima fase è un gioco di memoria: il giocatore attivo deve aprire (utilizzando il coreografico fantasmino munito di magnete), almeno 6 delle 13 porte, in modo da rivelare i  soggetti indicati dalla sequenza stampata sulla ghiera dell’orologio, e successivamente rivelata ruotando la lancetta delle ore. Se il giocatore riesce nell’impresa ha vinto la partita; altrimenti si passa alla seconda fase del turno. Il giocatore prende dalla proprio supporto porta sfere tante “palle di cannone” quanti sono i soggetti correttamente rivelati, e li mette nel coperchio della scatola: ha quindi 1o secondi (contati, alla rovescia,  dagli avversari) per far rotolare le palle negli appositi incavi ricavati nell’illustrazione contenuta all’interno del coperchio. Ogni palla bloccata viene scartata, le altre tornano al giocatore. Se alla fine di questa fase il giocatore non ha più sfere sul suo supporto, vince la partita! In caso contrario, le porte vengono rimesse sui soggetti, la lancetta dell’orologio riportata sulla mezzanotte e il turno passa al giocatore successivo in senso orario.

Le impressioni
Das Kleine Gespenst ha tutto ciò che serve per essere un ottimo gioco per bambini: bei materiali (con una soluzione tecnica attraente), un libro a cui ricondurre la storia (e le cui illustrazioni fanno parte integrante del gioco – un po’ come succede, ma con obiettivi diversi,  ne Il Piccolo Principe), una abile fusione delle due meccaniche di gioco (memoria e destrezza) che sono naturali anche nei giovanissimi. La realizzazione è buona: il fatto che tutte le immagini siano in bianco e nero (di cui 8 con componente dominante bianca e 5 nera) impedisce di usare i colori come chiave mnemonica (cosa in cui sono più abili gli adulti che non i bambini), livellando di fatto le disparità dovute all’età. Il minigioco legato alla destrezza, pur non essendo complicatissimo, è probabilmente più ostico per i più giovani.
Oltre alle sopra citate abilità, il gioco aiuta allo sviluppo della coordinazione fra persone, grazie al conto alla rovescia comunitario che, oltre tutto, svolge anche da piccola componente di stress di accompagnamento nello svolgimento del compito.
Si tratta comunque di un gioco molto semplice, adatto ai bambini, ma non consigliabile in un gruppo di soli adulti.

L’autore
Kai Haferkamp, classe 1967, è un autore attivo fin dal 1993. Durante la sua carriera si è specializzato in giochi per bambini. Oltre a Das Kleine Gespenst, è l’autore di Polizei Alarm! (2009), Ghost Chase (2001), Schloss Schlotterstein (2003) e Die kleine Hexe (2007).