Dual Powers (sottotitolato “Revolution 1917) mi ricorda una versione distillata di Twilight Struggle, in entrambi i casi abbiamo una gestione della mano di carte per il controllo d’area con obiettivi prefissati (ma parzialmente nascosti). Il gioco nasce per due giocatori, ma sono presenti anche le regole per il solitario, che lo modificano quel tanto che basta da dotarlo di una discreta “intelligenza artificiale” (ovvero, viene un po’ “aiutata” dalle regole). Imposto una partita prendendo le parti del governo provvisorio e lasciando al mio avversario i bolscevichi.
Uno dei punti cardine del solitario è che il mio obiettivo parte come segreto (per cui dovrò usare un potere speciale per scoprirlo, dato che non sapendolo rinuncerei a priori ad un terzo dei punti), mentre quello del mio avversario verrà determinato dalla maggioranza delle sue carte giocate (cosa che gli dà un certo vantaggio per il controllo). In più avrà il vantaggio di giocare cinque carte (più il leader iniziale) contro le mie quattro. Una partita in solitario si svolge rigorosamente su tre round, il che significa che verranno assegnati punti per nove volte su altrettante zone (tre per ogni round).
Alla fine del primo round conteggio una zona per me: viola (facile) e due per lui: blu (impossibile da portargli via), e rossa (se non era per Trotsky l’avrei conquistata), al netto +3 punti per lui.
Al secondo conteggio ancora una zona per me: rossa (notare che Trotsky subisce il secondo affaticamento e viene rimosso) e due per lui: verde e beige (entrambe impossibili da conquistare), al netto +6 punti per lui. Ora devo puntare a tutte e tre le zone, e per questo ho tenuto appositamente il leader che dà il controllo dei neutrali (ovvero che attribuisce il segnalino “Volere del popolo”).
Perfetto, sono riuscito a controllare tutte e tre le zone: bianca (per un pelo, cinque punti per parte, ma ho tre segnalini contro i suoi due, grazie ai neutrali), viola (anche qui i neutrali hanno fatto la differenza) e verde (lotta durissima, dieci a nove), per un finale di +4 per me. Notare che ho giocato al primo livello di difficoltà, se avessi giocato al secondo le sue pedine X avrebbero avuto un valore di 2, e quindi avrebbe vinto la zona verde per dodici a dieci, il che avrebbe portato ad una parità dei punti ma comunque ad una mia vittoria per il controllo del Volere del popolo. La prossima volta proverò direttamente a giocare al terzo livello.