Appuntamento del mercoledì con sbagliando s’impara. Questa settimana un breve ma interessante gioco astratto di Knizia. Quali saranno gli errori? Prova a trovarli e controlla anche le risposte al quesito della scorsa settimana in coda al relativo articolo, avevi indovinato? Sbagliando s’impara!
“Qin” di Reiner Knizia (Eggertspiele, Pegasus Spiele, R&R Games, 2012) è il gioco della settimana per la rubrica sbagliando si impara. Un ritorno alle origini ben riuscito per Reiner Knizia, che propone un gioco astratto, basato sul piazzamento tessere, riprendendo qualche spunto da alcuni dei suoi più grandi successi di diversi anni fa. Nella foto i giocatori stanno commettendo cinque (5) clamorosi errori. Sapresti trovarli?
Mettiti alla prova scrivendo in un commento la risposta, tra qualche giorno potrai verificare se avevi ragione grazie alla nostra spiegazione che unirà l’utile al dilettevole e ricorda: sbagliando si impara!
Vediamo un po’…
Angolo alto sx: Nero ha 1 villaggio in più e 1 villaggio in meno (tocca con il rosso).
Centro: Il villaggio tra Verde e Viola non appartiene a nessuno.
Angolo basso sx: Il verde può mettere una sola pagoda.
Angolo basso dx: il villaggio tra nero e viola non appartiene a nessuno.
Ciao 🙂
Buhhhh!!! 🙁
Mea culpa…ho preso due granchi!
Nell’angolo alto sx c’è pure la tessera che copre il paesaggio e rimangono gli altri due errori precedentemente detti ==> 3 errori.
Nel centro lo sviluppo del gioco è illegale, si parte da un colore base, 4º errore.
Rimane il 5º errore del raddoppio illegale di pagode del giocatore Verde, si raddoppia con cinque spazi provincia.
Ciao.