Dopo le due chiacchere su Klondike, riprendiamo le esperienze in famiglia con un altro vincitore del Kinderspiel des Jahres, in questo caso l’edizione 2004.

“La Scala dei Fantasmi / Geistertreppe” di Michelle Schanen (Drei Magier Spiele, Schmidth Spiele, 2003) mescola due degli ingredienti classici del gioco da bambini: memoria e avanzamento su percorso attraverso il lancio del dado. Si tratta di un gioco per 2-4 giocatori, dai 4 anni in su, della durata di circa 15 minuti.

I Materiali
Nella scatola quadrata trovano posto una plancia che ritrae, in vista prospettica, una scala che sale attorno al cortile di un vecchio castello, un dado speciale (con le facce numerate da 1 a 4, più due facce fantasma), quattro segnalini di legno di forma vagamente umanoide, con la testa magnetizzata, altrettanti fantasmi di legno (cavi, che possono contenere i segnalini e a cui possono restare attaccati magneticamente), quattro dischi nei colori dei giocatori (usati come promemoria o per una perfida variante) e il regolamento. Tutto materiale solido, ben fatto, piacevole alla vista e al tatto.

Il Gioco
Le regole sono semplicissime. Ad ogni giocatore viene assegnato un segnalino di un colore e il relativo disco promemoria. Durante il proprio turno si tira il dado. Se il risultato è un numero, si avanza una delle pedine (la propria, se è visibile, altrimenti  il fantasma che si ritiene la nasconda) di tanti passi quanto è il risultato del dado. Se invece il lancio del dado ha dato come esito un fantasma, se ne prende uno e si copre una delle pedine scoperte, se ancora presenti . Altrimenti, se tutte le pedine sono già nascoste, si scambiano le posizioni di due fantasmi qualsiasi.
La partita termina quando una pedina (statisticamente sempre coperta dal fantasma) arriva in cima alla scala (ultima casella del percorso): vince il giocatore il cui segnalino ha tagliato il traguardo.

Il regolamento propone anche una variante per giocatori più grandi che permette, con l’uscita di un fantasma, di scambiare l’attribuzione del colore di due giocatori (scambiando i dischi promemoria) invece che le posizioni dei fantasmi.

Le Impressioni
Le regole semplici e la felice commistione fra due generi di giochi adatti ai più piccoli rendono il gioco effettivamente godibile anche ai giocatori di 4 anni, rispettando quindi l’indicazione fornita dall’editore. L’età giusta per giocarlo (almeno nella versione base) è probabilmente fra i 4 e gli 8 anni, fascia di età in cui i bambini non sono in grado di mantenere la concentrazione sulla posizione del proprio pezzo per tutta la (seppur breve) partita, instillando nel gruppo di gioco quella divertente sensazione di insicurezza che giova al gioco. Non appena i giocatori si rendono conto che è sufficiente tenere traccia della sola posizione del proprio segnalino, il gioco si riduce ad un semplice “gioco dell’oca”, con l’unico vantaggio di mantenere comunque i giocatori attivi in termini di attenzione e concentrazione.
La variante avanzata richiede invece una dose di memoria veramente superiore alla media (richiedendo di ricordare tutte le posizioni di tutti i colori), e risulta impraticabile, se non con un numero di giocatori estremamente ridotto (2 o 3).
In definitiva un ottimo gioco per bambini, meno adatto ai gruppi misti e sicuramente sconsigliabile ai soli adulti. Anche se l’espansione introduce una modifica interessante…

L’Espansione
ScaladeiFantasmi-dettaglio
Data la vittoria del Kinderspiel des Jahres, il gioco è stato munito anche di una espansione, Flaschengeist / La Scala dei Fantasmi: il Fantasma imbottigliato, che contiene i materiali per estendere il gioco a 5-6 giocatori (due nuovi fantasmi, due set pedina+dischetto colorato e una piccola plancia da affiancare a quella principale, per allungare il percorso) e una bottiglia di plastica verde, che permette di utilizzare un’efficace e simpatica variante: quando l’ultimo segnalino viene trasformato in fantasma, entra in gioco la bottiglia, che viene messa ad intrappolare uno dei fantasmi, che non può essere mosso fino a che non viene liberato. La bottiglia viene spostata solo da un risultato “fantasma” sul dado: il giocatore, dopo aver scambiato fra loro due spettri liberi, è obbligato a spostare la bottiglia su un altro fantasma. Si tratta di una piccola alterazione del gioco, che però obbliga a modificare gli schemi di azione che tendono a crearsi, senza rendere tuttavia il gioco troppo difficile.
Tanto è stato il riscontro positivo che, in alcune delle edizioni più recenti, l’espansione è stata incorporata nella scatola base.