L’Alea, divisione della Ravensburger, è un piccolo editore tedesco noto agli appassionati di giochi da tavolo di tipo europeo (grazie a titoli come Puerto Rico, The Castles of Burgundy, The Princes of Florence, Ra, Notre Dame o In the Year of Dragon), che annovera fra le sua caratteristiche peculiari il fatto di far uscire i titoli in scatole di formati prefissati, indicando sulla scatola il numero di uscita in quel formato. Fino ad ora erano stati utilizzati 3 formati: le scatole grandi (a cui appartengono tutti i titoli menzionati), le scatole medie e quelle piccole (quest’ultimo formato è stato fra l’altro abbandonato nel 2004 con l’uscita di San Juan). Con The Castles of Burgundy Card Game, di Stefan Feld, la casa editrice apre una nuova linea di scatole piccolissime, dal formato estremamente ridotto e dal prezzo altrettanto contenuto. Ecco i 4 formati a confronto:
The Castles of Burgundy Card Game è un gioco per 1-4 giocatori, dai 12 anni in su, della durata stimata di 30-60 minuti, incetrato su meccaniche di collezione di set, che rielabora, in formato gioco di carte, le meccaniche che hanno reso famoso il precedente gioco di dadi e piazzamento tessere.
Ecco il contenuto della piccola scatola:
– 1 carta Primo Giocatore,
– 16 carte argento,
– 22 carte lavoratore,
– 15 carte punti vittoria,
– 5 carte round,
– 18 care beni (3 colori),
– 4 carte progetto,
– 4 carte tenuta,
– 4 carte deposito,
– 6 carte display,
– 20 carte bestiame,
– 11 carte bonus,
– 114 carte azione (12 castelli, 12 miniere, 12 chiostri, 18 carte conoscenza, 18 navi, 18 pascoli, 24 edifici, di 8 tipi),
– il regolamento.
Tutto in The Castles of Burgundy Card Game è improntato al risparmio, per mantenere basso il costo finale: le carte sono di piccolo formato, con finitura liscia e lucida, le immagini riciclate dal famoso predecessore (per la prima volta Alea riutilizza addirittura l’immagine di copertina!). Da notare che il passaggio dalle tessere alle carte ha lasciato abbastanza spazio per includere anche le abilità degli edifici sulle carte stesse, con un vantaggio neto in termni di usabilità. Il regolamento è chiaro e ben organizzato; tuttavia la ridotta superficie utile per pagina comporta una lunghezza non trascurabile nel numero di pagine che lo compongono (16).