“Snowdonia” di Tony Boydell (Indie Boards and Cards, Lookout Games, Surprised Stare Games, Uplay.it Edizioni, 2012): un gioco di piazzamento lavoratori costruito con schemi classici, e tuttavia, grazie ad alcuni piccoli accorgimenti (le carte contratto multifuzione, il sistema di previsioni metereologiche, l’arguto e spietato “intervento dello stato” – che fra le altre cose permette di giocare il titolo in solitario) riesce ad integrare ottimamente ambientazione e meccaniche, mettendosi in evidenza nella sconfinata messe di titoli basati sul “worker placement”.
In Italia ha probabilmente catalizzato meno attenzioni di quanto non meritasse realmente, almeno a giudicare dalla posizione che occupa nella classifica di BoardGameGeek. Recentemente è stato ristampato (via Kickstarter) in una versione con miniature di plastica dalla Indie Boards and Cards.
Sei fra espansioni e scenari alternativi sono stati già pubblicati in inglese.
Non mi è dispiaciuto quando lo provai a modena tuttavia anche qui (come criticato in Concordia) non si vede chi è avanti nel punteggio, chi contrastare….
Scusa ma non sono d’accordo. Può essere faticoso farlo, ma in Snowdonia il punteggio è pubblico e valutabile in ogni momento, essendo dato dalla somma di:
– Siti stazione completati, chiaramente marcati da cubi del tuo colore;
– Tratte binari completate, vedi sopra;
– Posizione dell’ispettore, indicata da un segnalino visibile;
– Possesso del teno Snowdon, facilmente verificabile;
– Punti dei contratti: da regolamento le carte contratto sono semprevisibili a tutti, come i materiali necessari a soddisfarli.
Non cìè alcuna componente mnemonica, come invece accade in Concordia, dove, da regolamento, i giocatori non possono mai vedere la composizione dei mazzi degli avversari.
Intendevo dire che manca un indicatore di punteggio chiaro e visibile…sono d’accordo che puoi metterti a fare tutti i conteggi ( poi ci sono u moltiplicatori…) ma tutti i turni uno si mette a conteggiare gli altri? Dovrebbe essere perlomeno un matematico 😉
Probabilmente basta ogni coppia di turni 🙂
L’indicatore sarebbe poco pratico perché non è deciso in modo irrevocabile quali contratti ogni giocatore soddisferà fino alla conclusione della partita.
Avrei preferito una soluzione alla stoneage: un segnapunti …anche se poi i punteggi delle tessere lo stravolgono alla fine…
Comunque nel genere anche a me non è dispiaciuto e stranamente non ha avuto il riconoscimento che meritava…
qualcuno lamenta ripetitività per questo gioco, che mi dite?
L’ho acquistato grazie alla vostra recensione e ci ho giocato in 4 ieri per la prima volta.
Complice anche l’errata traduzione italiana e qualche passaggio poco chiaro non l’abbiamo apprezzato a pieno.
Di certo, se non abbiamo sbagliato, non mi convince affatto il meccanismo eventi: in pratica ad un certo punto il sacchetto era praticamente vuoto, tanto che diventava impossibile non pescare cubi evento. Questo ha portato ad un loop degli ultimi 3 eventi che hanno esaurito in 2 turni il gioco…troppo veloce questo meccanismo. In pratica dovendo fare un refill di 12 cubi ogni turno il sacchetto si vuota troppo velocemente, più di quanto si riempia.
Merita comunque un’altra partita.
N.B. Nella vostra recensione su ILSA #19 viene scritto che le carte contratto hanno 2 modalità di utilizzo che però si escludono a vicenda. In realtà una carta contratto utilizzata istantaneamente si tiene e vale anche per il punteggio finale.
Il meccanismo degli eventi è strutturato in modo da far accelerare il gioco se i giocatori tendono ad essere “efficienti” e ad accumulare risorse, in quanto se spendente le risorse (carbone, pietra, ferro) queste ritornano nel sacchetto, diluendo di fatto il numero di cubi evento. Probabilmente nel vostro caso avete tutti fatto le “formichine” per essere efficienti nelle azioni di costruzione. Il gioco “combatte” questo approccio accelerando.
@Mauro: che strana questa impostazione di gioco, disincentivare l’efficienza…probabilmente devo solo entrare nel meccanismo, abituato ai classici gestionali. Mi suona strano però che in 4 giocatori siamo stati tutti efficienti: farei uno studio sulle probabilità, per capire questa cosa. Poichè ad ogni turno tornano in gioco 12 cubi posto che in quello stesso turno impieghiamo tutti e 4 i nostri lavoratori a fare l’azione Lavori (di cui ci sono solo 3 posti), ne ritornano nel sacchetto nella migliore delle ipotesi solo 9. Posto che si impiega il lavoratore rimasto a convertire ferro in barre, ne ritornano altri 3.
Quindi solo lavorando/convertendo tutti c’è un ripristino dei cubi nel sacchetto, altrimenti il ritmo di riduzione è molto elevato, tale che dopo 3 turni la scala degli eventi arriva già al punto 7.
Di certo lo devo riprovare.
Probabilmente si tratta di scegliere una via di mezzo. Alternare cicli di acquisizione a cicli di produzione, in modo da elaborare più ferro contemporaneamente. Io ho giocato a Snowdonia almeno 5 volte, direi in 3 o 4 giocatori, e onestamente non ricordo di essere arrivato a svuotare il sacchetto. Indubbiamente il gioco impone un ritmo suo, ed effettivamente la fine del gioco tende ad accelerare. Questo è un ulteriore fattore di diferenziazione rispetto ad altri giochi di piazzamento lavoratori.
In 4 giocatori vengono effettivamente estratti 12 cubi ai quali sarebbero da aggiungere le 9 potenziali pietre che escono con l’azione “C”. Questa estrazione si bilancia con il potenziale di reintroduzione nel sacchetto che è di 27 cubi ferro che rientrano grazie all’azione “C” e le 9 potenziali pietre che rientrano grazie all’azione “E”, che diventano 12 quando non ci sono più scavi da effettuare e quindi l’azione “B” diventa un’estensione dell’azione “E”.
In definitiva:
potenziale in uscita 12+9=21
potenziale in ingresso: 27+9=36(+3)
Come vedi quindi le possibilità per bilanciare ci sono, si tratta di saperle sfruttare.
Hai ragione Sergio, mea culpa. Ho sbagliato anche io le prime partite con le carte contratto. La carta la tieni fino a quando decidi di utilizzarla (la fase in cui lo puoi fare è indicato sulla carta stessa) poi la “giri” per indicare che non potrai più utilizzarla per la sua funzione ma solo ai fini dei bonus di punteggio finali.
Corretto, grazie! 🙂