Dopo il successo di Ancient Terrible Things (2014 – potete leggerne una recensione su ILSA#31), la Pleasant Company Games torna a proporre un altro gioco di Simon McGregor, Snowblind: Race for the Pole. Presentato all’edizione 2016 dell’Internationale Spieltage di Essen, Snowblind cala i giocatori nel ruolo di comandanti di una squadra di esplorazione polare che cerca di raggiungere per prima il Polo Sud, rivivendo le avventure di Robert Scott, Ernest Shackelton e Roald Amudsen.
Snowblind è un gioco di dadi per 1-4 giocatori, dai 10 anni, della durata di 30-60 minuti, costruito attorno a meccaniche di sfida alla fortuna e gestione logistica.
Il gioco è contenuto in una scatola rettangolare di dimensioni contenute.
Al suo interno, una volta aperta, troverete il seguente materiale:
– 1 plancia di gioco,
– 1 plancia azioni,
– 4 tessere nave (1 per giocatore),
– 4 tessere bandiera (1 per giocatore),
– 1 tessera medaglia,
– 1 tessera bussola,
– 12 segnalini ricerca,
– 24 segnalini esploratore (di legno, in 3 colori)
– 12 segnalini accampamento (di legno),
– 56 cubi cassa (di legno),
– 12 segnali barile (di legno),
– 12 cubi cibo (di legno),
– 14 dadi rischio (di plastica, di vari colori e forme),
– 4 carte squadra di esplorazione (aiuto al gioco),
– 13 carte clima,
– il regolamento.
I materiali di Snowblind; Race for the Pole sono di ottima qualità: le plance e le fustelle sono robuste, le carte a finitura liscia e opaca, piacevoli al tatto i dadi. Calzanti le illustrazioni di Rob van Zyl, proprietario della Pleasant Company Games e illustratore di Ancient Terrible Things. Chiaro e ben impaginato il regolamento, che prevede anche una versione in solitario. Ciliegina sulla torna, l’artbook che include anche riproduzioni di fotografie d’epoca.
Se siete interessati e volete sapere qualcosa di più su Snowblind: Race for the Pole, potete leggerne una recensione su ILSA #42.