Inaugurato a settembre 2015 a Firenze, il negozio Parpignol – Giochi di Qualità, si è da subito contraddistinto per l’impegno nella diffusione della cultura del gioco sul territorio, organizzando serate nei locali del negozio o pomeriggi di intattenimento ludico negli spazi limitrofi, spesso collaborando con altre realtà presenti in zona. L’iniziativa di Mercoledì 8 Giugno mi ha tuttavia piacevolmente spiazzato: per la prima volta veniva organizzata una “serata di gioco con l’autore”. Una persona di grande calibro e carisma, famoso per la sua produzione per i giovanissimi: Roberto Fraga. Poliedrico inventore di affascinanti soluzioni meccaniche, Roberto è autore di più di 50 giochi, fra cui è d’obbligo ricordare Eiertanz (La danza delle uova), Dschungelschatz (Il tesoro della giungla), Trötofant (tutti e tre i titoli sono stati pubblicati da Haba) e i più recenti Dr Eureka! e Spinderella, con il quale ha vinto l’edizione 2015 del Kinderspiel des Jahres. Occasione imperdibile per portare tutta la famiglia a conoscerlo. Quello che segue è un breve resoconto di come abbiamo trascorso la serata…

Cones’s Up!

Robeto Fraga Cone's up! scatolaPresentatosi in negozio accompagnato  dalla moglie Florence e una borsa piena di prototipi e giochi di recente/prossima pubblicazione, Roberto ha rotto il ghiaccio proponendoci di giocare al prototipo di  Cones’s up!. Si tratta di un gioco di destrezza e costruzione di pattern che si propone come rielaborazione ed evoluzione di Dr. Eureka.

Nel ruolo di abili gelatai i giocatori devono prepare delle disposizioni di coni gelato in modo da riprodurre lo schema indicato su una carta pescata da un mazzo. Nel fare questo, i giocatori possono toccare con le mani soltanto i coni/bicchierini, mentre le sfere devono essere manipolate solo per via indiretta,Roberto Fraga Cone's Up! gioco ricorrendo ad una coppia di bicchieri contrapposti per recuperarle dal piano di gioco nella sfortunata (ma niente affatto improbabile) evenienza che una o più di esse cadano dai “coni”! Il primo che risce a riprodurre il pattern disegnato sulla carta deve gridare “Cones’s up!” e, una volta verificato che non abbia commesso errori, riceve la carta. Si prosegue rivelando una nuova carta dal mazzo, finché un giocatore arriva a conquistare la quinta carta, ponendo fine alla partita e aggiudicandosi la vittoria.

Affine a Dr Eureka (ma anche Speed Cups/Speed Cups 2) il gioco richiede colpo d’occhio, capacità di ottimizzazione nel numero dei passaggi intermedi (caratteristica acuita dal vincolo di non poter toccare il “gelato” con le mani, obbligando quindi i giocatori a fare travasi intermedi per liberare i coni del colore giusto), velocità e precisione. Le richieste a volte ardite dei “clienti” (vi capiterà a volte di dover impilare, in modo che si mantengano in equilibrio, palle e bicchieri alternati) sono foriere di disastri annunciati e risate a profusione.

Dulcis in Fundo!

La serata è proseguita con un altro gioco da “bambini”, Dulcis in Fundo! (2015), la cui edizione italiana è curata da Oliphante. Si tratta, ancora una volta, di un gioco di riflessi e riconoscimento di pattern: su ogni carta sono rappresentati 6 diversi dolcetti, collegati a coppie da cordoncini rossi che si attorcigliano fra loro in modo più o meno complesso.Roberto Fraga Dulcis in Fundo

Vengono disposte un certo numero di carte (ad esempio 3), si lancia il dado (sulle cui facce sono disegnati i dolcetti) e lo scopo del gioco è, partendo dal dolcetto indicato dal dado, ricostruire il più rapidamente possibile il percorso che collega la sua immagine sulla prima carta con uno dei 6 presenti nell’ultima, utilizzando il dolce di “arrivo” di ciascuna delle carte precedenti come “partenza” per la carta successiva. Per potersi aggiudicare la manche e l’ultima carta è necessario acchiappare il soggetto corretto fra i 6 elementi in legno disposti sul tavolo. Il gioco prosegue facendo scorrere le carte e aggiungendone una nuova alla sinistra.

Si tratta di un simpatico filler senza grandi pretese, semplice rielaborazione della ricerca visiva di un percorso, che tuttavia ha un fascino magnetico sui più giovani (non a caso era stato pubblicato da Haba nel 2009, con un tema automobilistico).

Doctor Panic

Roberto ci ha quindi presentato Doctor Panic, gioco cooperativo in tempo reale, recentemente pubblicato da Repos Production. Nel ruolo di un’equipe medica degna de L’ospedale più pazzo del mondo o di Scrubs, i giocatori, in gruppi di due o tre, devono eseguire una serie di test, analisi e operazioni mediche su un paziente ricoverato d’urgenza al pronto soccorso…Roberto Fraga Doctor Panic ma il tempo stringe, e quindi tutto deve essere completato entro 12 minuti! Le prove, basate in genere su meccaniche di destrezza, prevedono che uno dei giocatori dell’equipe descriva verbalmente le operazione che gli altri membri del gruppo devono eseguire. A complicare la (peraltro già sufficientemente caotica) situazione contribuiscono i saltuari arresti cardiaci del paziente e le inaspettate telefonate in sala operatoria del manager, pronto a impartire improbabili comandi che i giocatori devono eseguire prima di tornare a dedicarsi al paziente moribondo. Il gioco è guidato da un’apposita app (ma è giocabile anche con la sola colonna sonora e appositi mazzi di carte).

Caotico, rumoroso (al punto che lo stesso regolamento consiglia di avvertire i vicini prima di iniziare una partita!), frenetico, demenziale, Doctor Panic è buffissimo anche solo da guardare mentre altri lo giocano. Oltre alle cuffiette, presenti in tutte le scatole, per la serata Roberto aveva portato per l’occasione anche dei camici usa e getta che hanno contribuito a rendere ancora più vivida l’esperienza.

Captain S.O.N.A.R.

Mandati a letto i bambini, la serata si è conclusa con una partita in 7 a Captain S.O.N.A.R., gioco di imminente pubblicazione, che cala i giocatori negli equipaggi di due sottomarini che si danno la caccia.Roberto Fraga Captain SONAR Il gioco è sicuramente noto a molti giocatori: in occasione di PLAY 2016 Pendragon Game Studio, che ne cura l’edizione italiana, ha invitato una selezione di critici e informatori ludici ad una anteprima riservata, in cui è stato possibile provare il gioco. Non vi descrivo qui la sua struttura, rimandandovi agli ottimi articoli pubblicati poco dopo la fiera su Giochi sul Nostro Tavolo, Gioconomicon, Nerdando, Torre Nera e River Forge Project.

La mia prima partita al gioco, a fianco di Florence e contro Roberto mi ha permesso di apprezzarne le caratteristiche: si tratta di un mix di gestione e deduzione, dove l’affiatamento fra i vari membri della squadra è un elemento chiave per riuscire nella missione. L’ambientazione è ben ricreata, e la sostanziale diversità dei ruoli (sia nei compiti che nell’impegno e attenzione richiesti) permette di far giocare novizi ed esperti gli uni a fianco degli altri senza problemi, garantendo il divertimento e il convolgimento di tutti.

Roberto Fraga Captain SONAR

La versione simultanea (quella che abbiamo giocato) massimizza la componente tematica, trasmettendo una sensazione di affanno e claustrofobia. La versione a turni, invece, sembra progettata per esaltare la miscela di meccaniche, lasciando spazio ai giocatori amanti dell’analisi piuttosto che dell’azione.

Giunta la mezzanotte, è rimasto giusto il tempo per fare quattro chiacchere con Roberto sull’utilizzo in ambiti divesi dal puro intrattenimento delle sue creazioni ludiche. Un esempio su tutti, l’utilizzo di Captain SONAR per valutare la capacità di coordinazione e di lavoro di squadra in ambito industriale.