Ideato e autoprodotto nel 2004 da Gordon Hamilton, Santorini consisteva inizialmente in un semplice tavoliere a griglia e una manciata di spartani componenti di legno, tutti bianchi. Il tam tam mediatico, l’impegno dell’autore nel cercare un editore, l’affermarsi della piattaforma di finanziamento dal basso Kickstarter e tanta pazienza hanno portato ad un’edizione commerciale, di grande diffusione, curata da Spin Master e distribuita in Italia da Cranio Creations.
Santorini è un gioco astratto per 2-4 giocatori, dagli 8 anni, della durata di circa 20 minuti, basato su meccaniche di movimento su griglia, piazzamento tessere e poteri variabili dei giocatori.
Il gioco è contenuto in una scatola quadrata di dimensioni leggermente inferiori a quelle standard.
Al suo interno, liberi di muoversi, trovano posto i seguenti materiali:
– 1 plancia, composta da un supporto di plastica e un tabellone di cartone,
– 6 miniature operaio (2 per colore),
– 22 blocchi edificio di I livello,
– 18 blocchi edificio di II livello,
– 14 blocchi edificio di III livello,
– 18 cupole,
– 30 carte divinità (poteri speciali),
– il regolamento.
I materiali sono indubbiamente uno dei punti di forza di Santorini: i componenti di plastica sono belli e piacevoli al tatto; le miniature, non particolarmente dettagliate, svolgono egregiamente il loro compito.
Le carte, di grande formato, hanno finitura liscia e opaca, e le illustrazione in stile fumetto sono decisamente azzeccate.
Il regolamento occupa 4 pagine, includendo il glossario e la descrizione degli collegati alle 30 carte divinità. L’impaginazione risulta piuttosto serrata, ma non ne compromette la leggibilità.
Se questo unboxing vi ha incuriosito e cercate qualche altra informazione su Santorini, potete leggerne una recensione su ILSA#50.