Approccio iniziale

Ho approcciato questo gioco da persona completamente disinformata, senza averne letto le regole né letto su forum. Incuriosito ovviamente dalla nomea che si è guadagnato ad Essen. Al tavolo presenziavano 3 Luca tutti alla prima partita come me, e il proprietario, mio omonimo, che l’aveva solo provato da solo (come dici? No, il gioco non è da 5).

Dopo la spiegazione eravamo tutti storditi dalla quantità di simbolini sulle nostre plancette e altamente indecisi su come iniziare. Il Luca sorteggiato come primo giocatore ha subito imprecato perché toccava subito a lui. Io venivo subito dopo. L’approccio al tabellone comune comunque è stato molto meno disorientante: alcune possibilità non erano ancora applicabili per mancanza di pezzi adeguati e, fra le rimanenti, c’erano scelte decisamente più convenienti di altre. Così lo smarrimento per il piazzamento dei primi lavoratori è stato contenuto: il primo Luca si accaparra l’ingegnere che ha letto da qualche parte essere importante (oltre al fatto che la maggioranza di questi fornisce un bonus di ben 40 punti a fine partita) e io rimando la prima vera scelta giocando sulla casella che mi fornisce due rubli, che nel gioco, oltre ad essere necessari soprattutto per comprare gli ingegneri, possono sostituire i lavoratori in qualsiasi momento. Era comunque necessario pensare al più presto ad una strategia.

Scegliere la propria strada (ferrata)

Fondamentalmente il gioco propone quattro tracciati fra cui scegliere quelli da sfruttare e quanto farlo. Su 3 di questi si avanza con un meeple a forma di binario nero, mentre sul quarto con un più sterile pirulo viola. I binari neri però, in genere, non portano punti (tranne nel terzo tracciato). E’ necessario sbloccare degli altri binari colorati (grigi, marroni, legno e bianco) e farli avanzare sui tracciati senza mai superare quelli del precedente colore per ottenere sempre più punti. Per renderli disponibili bisogna far far avanzare il binario nero sul primo, lungo, tracciato.

Considerato che esistono solo 2 caselle per far avanzare il binario nero di un numero decente di spazi l’operazione sembra alquanto lunga. Come se non bastasse i punti vengono assegnati solo per le caselle raggiunte dal “tiro” della propria locomotiva (che, ovviamente, a inizio gioco è… 1).

Decido quindi di puntare sul quarto strano tracciato. Su ogni casella di questo è riportata una cifra sempre crescente di punti vittoria che mi verranno accreditati ad ogni fine turno se il mio pirulo viola staziona sopra. Questo tracciato è però… bucato. Ogni tanto è necessario completarlo aggiungendo una fabbrica che permette il transito del proprio pezzo verso il resto del tracciato.

Locomotive e fabbriche

Il gioco propone degli stock di valore sempre crescente di locomotive (rappresentate orizzontalmente su una tessera vagamente rettangolare) che, voltate sul retro e utilizzate in verticale, diventano fabbriche. Ogni qualvolta si acquisisce tramite apposite caselle o poteri  locomotive o fabbriche non è possibile scegliere: si prenderà semplicemente la tessera col valore inferiore. Considerando che le locomotive acquistate non sommano il loro valore si ottiene una specie di corsa al contrario dove i primi che le acquistano sono costretti, più avanti nel gioco, in genere, a sostituirle con altre più potenti. Le fabbriche sul retro invece hanno poteri di tipo diverso che si attivano, una volta sola, quando il pirulo viola vi transita sopra. Questi poteri sono più o meno sempre appaganti, indipendentemente dal momento della partita e, anzi, adeguati all’avanzamento del gioco. Il potere sul retro delle prime locomotive è quello di regalare una nuova locomotiva/fabbrica. La prima di queste tessere acquisita ho potuto così dedicarla a tappare il primo buco sul tracciato di industrializzazione (quello del pirulo viola, per intenderci) invece che utilizzarla come quasi inutile locomotiva, permettendomi di avanzare in modo deciso sulla strada da me scelta, fintanto che gli avversari non si fossero avveduti della strategia scelta. Purtroppo essendo “osservato speciale” ciò è accaduto fin troppo presto, con tutti che già mi additavano come “in fuga” :_(

Gli ingegneri

Quello di cui invece mi sono poco curato, più che altro perché per prenderli bisognava essere primi di turno e io ho fatto poco per esserlo, sono gli ingegneri. Queste tessere quasi rettangolari sono forse la cosa meglio congegnata del gioco.

  • Innanzi tutto contribuiscono a rendere le partite diverse fra loro, essendo estratte da un pool più ampio ad inizio gioco. Ognuna con la sua diversa azione.
  • Poi  fanno da timer al gioco: comprato l’ultimo ingegnere il gioco è alla fine.
  • Rendono i turni differenti: ad ogni turno l’abilità speciale di due di queste tessere ancora sul tabellone è utilizzabile dai giocatori come se fosse una normale casella di piazzamento lavoratori, fra l’altro con poteri mediamente più forti delle altre caselle.
  • Contribuiscono a rinforzare le strategie dei giocatori, visto che quando una di queste tessere viene comprata (l’ultima della fila a destra è resa disponibile per l’acquisto ad ogni inizio turno) permette al giocatore che se l’aggiudica di usarla come se fosse una casella di piazzamento lavoratori solo da lui utilizzabile.

Durante la partita avrei potuto acquisirne solo una, quella che mi permetteva, piazzandoci sopra un lavoratore, di costruire una locomotiva/fabbrica. In quel momento, però, errando, mi è parso poco importante acquistarla perché tutto sommato mi servivano ancora giusto un paio di quei tasselli e fino a quel momento non avevo fatto troppa fatica ad ottenerli. E certo non avrei potuto competere per i bonus sulla maggioranza di ingegneri! E’ stata la mia rovina: ho fatto una fatica immane per procurarmi gli ultimi 2 tasselli locomotiva/fabbrica. Con il loro alto valore come locomotiva e i giocatori che cercavano anche di recuperare punti sul tracciato industrializzazione le caselle che donavano quelle tessere erano le prime che venivano occupate!

Far punti con i binari colorati

Non sentendomi in grado di impostare tutta la partita sul tracciato industrializzazione (avrei potuto addirittura acquisire un secondo pirulo viola da far viaggiare sopra quel percorso riottenendo anche tutti i bonus donati dalle fabbriche) essendo marcato a vista, ho usato un paio delle possibilità del gioco (leggi: robbba di bonus vari) per porre dei moltiplicatori di punteggio sul primo tracciato. Questi semplicemente raddoppiano il valore in punti vittoria donati da ogni casella raggiunta da binari colorati e locomotiva. Sbloccando e facendovi transitare sopra i binari colorati ciò aiuta molto nella raccolta di punti (che, vi accorgerete giocando, è esponenziale col passare dei turni). Questi moltiplicatori però è possibile posizionarli solo sul primo tracciato. Mi chiedo che senso abbia posizionare e far avanzare i binari colorati sugli altri due tracciati, che sembrano fatti solo per ottenere bonus, punti e omino extra col solo transitare del binario nero. Chissà se mai lo scoprirò. Un vantaggio forse sottovalutato dello sbloccare i binari colorati prima degli altri è quello di poter usufruire senza concorrenza delle caselle che fanno avanzare le pedine di quei colori.

Robbba di bonus vari

Come se quello narrato finora non bastasse lo stratega russo deve industriarsi anche nelle scelte dei giusti bonus di vario tipo che il gioco propone.

  • Innanzi tutto dei segnalini tondi che vanno a riempire certi posti sui propri tracciati quando raggiunti dal segnalino che vi viaggia sopra: donano i moltiplicatori moltiplicatori sopra citati, avanzamenti di pezzi vari nei tracciati, un secondo pirulo viola, fino ad acquisire un paio di carte…
  • che ti regalano qualcosa di speciale per speziare a affinare la tua strategia…
  • oppure modi alternativi di far punti a fine partita che contano sulla quantità di cose di un certo tipo che hai messo da parte (ingegneri, fabbriche, omini…)

Non ho sentito nessuno di queste possibilità come eccessiva rispetto alla notevole quantità di scelte che il gioco già fornisce (come invece i bonus che spuntano da ogni dove di Terra mystica o Tzolk’in), ma anzi un giusto complemento alle strategie che viene naturale acquisire ad un certo punto del gioco.

Conclusione

Il mio aver trascurato completamente gli ingegneri mi ha portato ad arrivare ultimo a questa prima partita nonostante fossi additato fino alla fine come colui che avrebbe potuto competere per la vittoria contro il Luca che invece di ingegneri aveva la maggioranza. E’ da rimarcare che fare i conti di fine turno e valutare quanto gli avversari stanno facendo bene è una delle cose più difficili e delicate del gioco (leggi: qualcuno potrebbe barare involontariamente o meno). Ciò credo spinga a NON farle e farsi gli affari propri, cosa che a parer mio è un vantaggio, riducendo i tempi di meditazione che, pur essendo la prima partita, non mi sono sembrati affatto lunghi. Il gioco mi è piaciuto molto. Insieme a Nation il gioco degli ultimi mesi che mi ha dato maggiori soddisfazione. Ovviamente era la mia prima partita. Magari fra altre due mi stufo o vedo chissà che difetti. Chissà 😉