Dopo 7 anni, torna la saga di esplorazione spaziale, questa volta utilizzando dadi e tessere al posto delle carte. Roll for the Galaxy di Wei-Hwa Huang e Thomas Lehmann (Gigamic, Pegasus Spiele, Rio Grande Games, 2014) ci riporta ad esplorare quei pianeti che avevamo imparato a conoscere con Race for the Galaxy (Thomas Lahman, 2007). Si tratta di un titolo per 2-5 giocatori, dai 13 anni in su, della durata di circa 45 minuti, basato su meccaniche di scelta simultanea, turno variabile e creazione di un proprio pool di dadi.
Tutto il materiale è contenuto in una scatola quadrata di dimensioni standard:
Ecco cosa troverete al suo interno:
– 33 gettoni punti vittoria,
– 9 tessere fazione,
– 9 pianeti natali,
– 55 tessere di gioco (double face: pianeta o sviluppo),
– 5 tessere fase di gioco,
– 5 schermi dei giocatori,
– 5 plance dei giocatori,
– 5 plancette per la programmazione delle fasi,
– 5 bicchieri lanciadadi,
– 5 indicatori dei crediti,
– 111 dadi speciali (di 7 tipi differenti),
– 1 sacchetto portatessere,
– il regolamento.
I materiali di Roll for the Galaxy sono mediamente buoni: le fustelle sono robuste, ma le scritte sulle tessere sono piuttosto piccole. Le dimensioni dei dadi contenute, probabilmente per ragioni di usabilità. Le plance personali sono piuttosto sottili (sono di cartoncino leggero, lo stesso degli schermi). Il manuale è ben scritto e impaginato, ricco di esempi. Una sezione di FAQ risponde a molte delle domande che possono insorgere dopo una prima lettura del regolamento.