“Robinson Crusoe: Viaggio verso l’Isola Maledetta” di Ignacy Trzewiczek (Portal Games, Pegasus Spiele, Z-Man, 2012) è un avvincente gioco cooperativo, davvero ben ambientato, che trasformerà i giocatori in poveri naufraghi, capitati per disgrazia su un’isola deserta. Scopo del gioco è riuscire a portare a casa la pelle di tutti gli avventurieri, contestualmente al raggiungimento dell’obiettivo finale previsto da uno dei differenti scenari disponibili, che dettano i ritmi, le scelte e gli avvenimenti principali della partita.
I turni si susseguono intorno al meccanismo di workers placement (piazzamento lavoratori) che consente di svolgere le azioni fondamentali per conquistare la vittoria come procacciarsi del cibo, esplorare, difendersi dalle bestie feroci, procurarsi attrezzi utili, costruire un riparo resistente, sopportare le avverse condizioni climatiche.
Un certo senso di smarrimento può colpire il giocatore, soprattutto se alle prese con le prime partite, per via di una meccanica di gioco molto articolata, ricca di eccezioni e particolarità; anche il regolamento non è troppo chiaro e lo testimoniano le tante pagine di FAQ pubblicate a corredo, reperibili sul sito della casa editrice Portal. Il consiglio è di superare con fiducia queste prime fasi perché una volta che si padroneggia bene il gioco tornano a spiccare gli elementi accattivanti che ne hanno determinato il successo: alto coinvolgimento, senso di sfida, imprevedibilità, necessità di confronto, forte collaborazione. C’è anche l’elemento aleatorio, è vero, ma può essere mitigato e in questo caso calza a pennello con l’ambientazione.
Altro aspetto importante è l’elevata rigiocabilità, garantita ulteriormente dalla recente uscita di alcune espansioni tra cui “Voyage of the Beagle (Vol. 1)”, che propone nuovi scenari concatenati, il cui titolo ci fa presagire che non si fermeranno qui.
Degne di nota anche la cura dei materiali, l’abbondante componentistica e la bellezza dell’aspetto grafico, che si adattano perfettamente al tema scelto e rendono l’esperienza di gioco ancora più gradevole.
Per chi vuole dilettarsi con queste avventure e non ha dimestichezza con la lingua inglese, è in arrivo la tanto attesa e più volte posticipata edizione italiana curata da uplay.it. Se tutto va bene sarà in vendita a Play, non ci resta che incrociare le dita!
Che tipo di cooperativo è? Soffre di capogestione?