“Richard III: The Wars of the Roses” di Tom Dalgliesh e Jerry Taylor (Columbia Games, 2009): un gioco di guerra fatto con i blocchi che eredita dal suo fratello maggiore, Hammer of the Scots (Columbia Games, 2002), il meglio in termini di meccaniche, offrendo in più un regolamento più snello e minimizzando la durata della partita pur mantenendo inalterato il divertimento. Diventa così un perfetto ponte per i giocatori da tavolo che vogliono, con un impegno modesto, esplorare il complesso mondo dei wargame sfruttando questa tipologia di gioco nata proprio dalla contaminazione di questi due stili.
La mappa è di quelle che divide i pareri: con sguardo da giocatore da tavolo infatti non ci si può esimere dal criticarne la fattura, essendo stampata su cartoncino fin troppo leggero. Di contro la grafica è superba come anche la facilità di lettura ed include, a titolo di curiosità – quasi fosse un atlante storico, ogni battaglia di rilevanza storica combattuta tra York e Lancaster nella guerra delle due rose. Ovviamente la simulazione storica ha una parte marginale nel gioco per dare la possibilità ad entrambe le fazioni di vincere la partita, pur mantenendo inalterato il fascino di quelle sanguinose lotte dinastiche combattute in Inghilterra tra il 1455 ed il 1485.
Giusto infine mettere in guardia dalla presenza dei dadi, utilizzati per risolvere i combattimenti. Come in tutti i giochi di questo tipo, i dadi hanno un peso, ma solo quando non sono supportati da una buona strategia. Potrete sempre usarli come scusa dopo una sonora disfatta.