Uno dei tanti titoli con ambientazione vichinga presentati allo SPIEL 2016, Nine Worlds di Richard Denning (Medusa Games, 2016) cala i giocatori nel ruolo di re, eroi e divinità che guidano le loro armate in uno scontro per il controllo dei nove mondi della mitologia norrena.

Titolo per 3-6 giocatori, dai 12 anni, che offre 3 modalità di gioco (di lunghezza diversa, dai 60 ai 150 minuti), Nine Worlds è costruito attorno a meccaniche di punti azione, maggioranze e poteri variabili dei giocatori.

Il gioco è contenuto dentro una scatola quadrata di dimensioni standard.
Nine Worlds scatola
Al suo interno trovano posto i seguenti materiali:
– La plancia di gioco che rappresenta i Nove Mondi, il tracciato segnaturni, quello segnapunti, l’ordine di gioco e le due regioni del Valhalla e di Helheim;
Nine Worlds plancia
– 1 segnalino segnaturni;
– 225 pedine trasparenti, nei 9 colori associati ai mondi;
– 9 pedine Avatar, rappresentanti l’eroe/divinitò di riferimento di ciascuno dei mondi;
– 27 dischi di legno, 3 per colore, utilizzati come segnapunti, ordine di gioco e segnalino dei punti azione rimanenti;
Nine Worlds segnalini
– 9 carte gioco, 1 per mondo, double face, a seconda della modalità di gioco utilizzata;
– 6 plance riassuntive delle regole del gioco;
– 9 tessere abilità speciale (1 per mondo);
– 1 tessera ultima pietra;
– 6 tessere +100 punti;
Nine Worlds cartotecnica
– il regolamento.
Nine Worlds regolamentoI materiali di Nine Worlds sono buoni, robusto il tabellone, piacevoli sia alla vista che al tatto le pedine trasparenti e gli avatar, complete le schede riassuntive fornite ai giocatori; forse un po’ troppo piccole le tessere abilità speciale. Ben organizzato e chiaro il regolamento, che oltre alle tre possibili lunghezze della partita (3, 6 o 9 turni) propone altre varianti, fra cui il gioco a squadre.

Se volete sapere qualcosa di più su Nine Worlds, potete leggerne una recensione su ILSA #42.