“Nauticus” di Wolfgang Kramer e Michael Kiesling (KOSMOS, 2013): i giocatori si cimentano nell’organizzazione del proprio cantiere navale, costruendo velieri e utilizzandoli per consegnare le merci. Indubbiamente, la navigata coppia “Kramer e Kiesling” conosce molto bene il suo mestiere, e con Nauticus propone un titolo solido ma non particolarmente innovativo.

Il sistema di gioco si incentra su un sistema di selezione dei ruoli alla Puerto Rico (il giocatore di turno sceglie uno dei ruoli ancora disponibili ed esegue l’azione con un bonus a lui riservato; quindi tutti i giocatori, in senso orario, eseguono l’azione selezionata), e su un sistema di doppia valuta (soldi e lavoratori) per l’esecuzione delle azioni. Il sistema di selezione delle azioni attraverso gli “spicchi” della ruota attribuisce, per ciascuno dei 5 turni di gioco, bonus ed efficienza diversa per ciascuna delle “mosse” selezionabili.

Il completamento delle imbarcazioni (composte da scafi, alberi e vele) fornisce dei bonus aggiuntivi, a cui si somma un turno “extra” disponibile una volta per partita. Per il resto, il ritmo del gioco è piuttosto uniforme tra i partecipanti, dato che le uniche differenze sostanziali sono nei bonus ottenuti associati al ruolo selezionato: ne consegue una corsa con differenze minime, che premia chi sa sfruttare le piccole finestre di opportunità che si propongono.

Disponibile al momento soltanto in lingua tedesca, i materiali del gioco sono comunque assolutamente indipendenti dal linguaggio.