Beh. Se avete letto il titolo potete passare ad altro. Che lo leggete a fare questo pezzo? L’autore sarà pure Wallace ma questo gioco è solo un derivato della Briscola inferiore per qualità al suo stesso padre. Nel regolamento (italiano) ad un certo punto troviamo pure scritto “il colore viola è la Briscola”. Più smaccato di così. Ma se proprio insistete giusto perché siete più interessati a come scrivo che a “di cosa” scrivo mi vedo costretto a proseguire e a raccontarvi le profonde differenze dal tradizionale gioco.

Un gioco di squadra

In realtà ci troviamo di fronte ad un gioco che contrappone due schieramenti: bene (rappresentato da Bilbo, Gandalf e Thorin) e male (rappresentato da Smaug e Blog -o qualcosa di simile- il capo degli orchi). Si vince solo come gruppo. Ogni giocatore ha in mano 8 carte (quelle del male selezionate da una pescata iniziale di 13) con numeri da 1 a 12 e in 4 diversi colori. Con cui giocherete mani di briscola dove dovete giocare una carta dello stesso colore di quella giocata dal primo giocatore e potete giocare altro, carte viola (briscola) incluse. Chi gioca la più alta del giusto colore (o la carta viola più alta di valore) si aggiudica la mano. Ed ecco che entra il genio di Wallace. Le carte prese non fanno punti ma vanno assegnate alle carte dei giocatori in base a regole scritte sulle carte stesse. Smaug e Gandalf possono darle a chi vogliono (non più di una a testa), Thorin deve darle a caso, Bilbo ne tiene una per se e ne da una a qualcun’altro (che dici? Come distribuisce le carte il capo degli orchi? E cosa ne so io: giocavamo solo in 4! pensi veramente che mi sia informato per quando lo giocheremo eventualmente in 5? Wahahahah). Le carte vanno assegnate al solo scopo di assegnare al personaggio uno dei 3 simbolini possibili: stella, elmo o pipa.

  • La stella fa un danno ai cattivi o ne cura uno ai buoni.
  • L’elmo il contrario
  • La pipa ti permette di pescare una carta in più se la partita si svilupperà in un secondo round (per poi scartarne a scelta dalla mano per tornare ad 8 carte)

Quando avete fatto 8 mani ogni personaggio con sopra 2 ferite muore. Se il vincitore non è chiaro si gioca un secondo round come il primo coi personaggi rimanenti. Finito.

Il senso del gioco

Anche se i buoni sembrano favoriti perché sono in maggioranza dovete rendervi conto che Thorin è una mina vagante. Fategli vincere una mano e potrete trovarvi colpiti da fuoco amico. Chi lo usa deve fare in modo di giocare per gli altri più che per far prese (e vi assicuro che se in mano avete solo carte con elmi vi sentirete inutili). Poi sulle carte troviamo più simboli elmo che simboli stella: perdere una mano per i buoni può voler dire vedersi ferire tutti i personaggi mentre far arrivare a due ferite Smoug (e fargliele mantenere fino alla fine del round) è più difficile. In molte mani vinte vi troverete semplicemente a fare il meno peggio, tipo abbinare una carta senza simboli ad un personaggio, curarne un’altro che non era ferito e scartare il resto. Cioè il nulla assoluto.

A ciò bisogna aggiungere il fatto che giocando con 8 carte in mano avrete all’inizio praticamente sempre una carta del colore scelto dal primo giocatore e le vostre scelte su cosa giocare saranno poche o nessuna. Fra l’altro se uno gioca una briscola tutti gli altri sono obbligati a farlo, levando scelte per quando qualcuno potrà veramente usarle. Se così non fosse (e lo spererei a questo punto), ma uno, come in una normale partita a briscola, può scegliere di giocare comunque una briscola o una carta di colore sbagliato sulle regole è mal spiegato.

Conclusioni

Questo non va bene manco per il gatto. Con le carte scivola e non si diverte. Pure le illustrazioni sono inappaganti all’occhio (non mi ci sono soffermato, in verità, ma è proprio quello l’indice della loro insulsaggine). Preferisco giocare a Briscola. Anche agli altri partecipanti ha solo fatto venire voglia di giocare a Briscola chiamata.