Originariamente pubblicato nel 2010 e dotato di un’espansione nel 2012, The Speicherstadt (Stefan Feld; Eggertspiele, Z-Man Games) è un gioco di aste la cui produzione, nonostante il discreto successo ottenuto (è tuttora nella Top 500 di BoardGameGeek), era stata interrotta. Il gioco e l’espansione tornano allo SPIEL16 con una nuova ambientazione grazie a Jórvík (Eggerstspiele, Stronghold Games, Uplay.it Edizioni, 2016), che sfutta l’inflazionato tema vichingo ma lascia sostanzialmente inalterato il flusso di gioco del titolo originale.

Jórvík è un titolo per 2-5 giocatori, dai 10 anni, della durata di 45-90 minuti, basato su meccaniche di asta, collezione di set e piazzameno lavoratori.

Il gioco è contenuto in una scatola quadrata di formato standard.
Jórvík scatolaAl suo interno, una volta aperta, troverete il seguente materiale:
– 1 tabellone,
Jórvík tabellone
– 5 plance personali,
– 30 gettoni denaro,
– 22 segnalini Vichingo (4 per ogni giocatore, 2 neutrali),
– 5 dischi segnapunti,
– 1 segnalino primo giocatore,
– 54 cubi beni (in 8 colori),
– 1 sacchetto di stoffa,
Jórvík plance segnalini
– 104 carte (24 carte Inverno, 25 carte Primavera, 25 carte Estate, 29 carte Autunno e la carta Ultimo attacco dei Pitti).
Jórvík carte
– il regolamento.
Jórvík regolamentoI materiali di Jórvík sono completamente allineati agli standard dei giochi di tipo german: il tabellone e le fustelle sono robusti, i segnalini di legno sono quelli standard delle produzioni Eggertspiele, le carte hanno finitura liscia e opaca. Funzionale ma non eccellente l’impostazione grafica; nell’ottica di facilitare la localizzazione nei vari idiomi  (producendo quindi un’edizione completamente indipendente dalla lingua) è stata utilizzata un’iconografia a volte complessa e non sempre intuitiva. Ben organizzato il regolamento, ricco di esempi, che spiega le due modalità di gioco.

Se volete sapere qualcosa di più su Jórvík, potete leggerne una recensione su ILSA #42.