Il buon Uwe Rosenberg ha rischiato di vincere lo Spiel des Jahres con questo gioco, infatti è arrivato tra i tre finalisti (e c’è da dire che gli altri due non hanno una modalità in solitario): congratulazioni a lui (e all’ispiratore Corné van Moorsel). Nel dettaglio, delle due meccaniche che compongono il gioco standard, ne viene eliminata una in solitario, ovvero non c’è la pedina che stabilisce chi è di turno (chi ha la pedina più indietro nel tracciato circolare), pedina che viene fatta avanzare di tanti spazi quant’è il numero presente sulla tessera scelta (in questo modo quando si sceglie una tessera semplice, che ha un numero più alto, si eseguiranno meno turni di quando si sceglie una tessera più complessa, che ha un numero più basso, semplice e geniale).

Rimane la meccanica principale: piazzare le tessere cercando di completare gli obiettivi (un obiettivi è completato quando ortogonalmente sono presenti tessere corrispondenti nel colore e nel numero alle gemme dell’obiettivo). Nel solitario ci sono due manche, nella prima si devono piazzare otto dischetti su altrettanti obiettivi, scegliendo ogni volta una tessera tra le tre successive in senso orario rispetto al segnalino della Luna (chissà perché nel regolamento viene chiamato meeple), dopodiché si riempiono gli spazi vuoti con altre tessere e si devono piazzare i restanti tredici dischetti. Al termine di ogni manche si sommano i valori sulle tessere del proprio display, e il totale dà il punteggio finale (che deve essere il più basso possibile). Per ogni dischetto non piazzato al termine di ogni manche ci sono dieci punti in più di penalità.

Nova Luna

Il bello del gioco in solitario è che, all’inizio di ogni manche, sono note tutte le tessere a disposizione, e quindi c’è spazio per la pianificazione, potendo valutare tutte le possibilità in anticipo. Ad esempio, dato che mi sono ritrovato solo due tessere gialle, temo che quell’obiettivo da quattro sarà difficile da realizzare (la tessera stessa non rientra nel conteggio), mentre gli altri colori sono presenti in numero equivalente, quindi potranno essere completati tanti obiettivi con quei colori. In pratica l’unica informazione mancante sarà quali tessere compariranno nella seconda manche, momento nel quale in ogni caso sarà chiara la situazione della manche rimanente. E tutto questo significa che viene esaltata la natura di puzzle di questo gioco (che naturalmente può non piacere, giocatore avvisato…).

Nova Luna

Finisco la partita (un quarto d’ora, è un gioco rapido) con 34 punti nella prima manche e 69 nella seconda, per un totale di 104 punti. Soddisfacente (soprattutto perché non ho preso penalità, essendo riuscito a piazzare sempre tutti i dischetti) ma non ottimale, dato che bisogna cercare di scendere sotto i cento punti (e come previsto, non sono riuscito a realizzare l’obiettivo da quattro tessere gialle, anche perché ne sono uscite solo altre tre). Gioco promosso e bravo Uwe.