Dopo un ritardo di un anno e mezzo (sarebbe dovuta arrivare nell’ottobre del 2015) giunge sulle nostre scrivanie la terza edizione di High Frontier, gioco ideato (e pubblicato nelle prime due edizioni) da quel visionario di Phil Eklund e “appaltato” in questa edizione Kickstarter alla One Small Step Games (al prezzo onesto di 69$), specializzata in riviste e wargame. Il fatto che questo gioco non sia nei loro standard si è visto per il tortuoso processo di produzione, tra ritardi, cambi in corsa del produttore, e errori che (ahimè) sono rimasti nella scatola a fine corsa.
Parlando della scatola, è un po’ più grande della “standard quadrata” (tipo Coloni di Catan) e bella pesante (5kg, dati praticamente dalla sola plancia).
I quattro regolamenti: guida introduttiva (24 pag.), Colonization (ovvero il regolamento completo, 68 pag.), Interstellar (il secondo gioco nella scatola, 28 pag.), e reference (64 pag.). Totale 184 pagine di pura nerd-itudine.
Una plancia per riportare varie informazioni (come i cicli solari e gli avanzamenti nelle diverse tracce per l’esplorazione) e le plance per i giocatori (in cartoncino spesso, mentre nelle edizioni precedenti erano semplicemente di carta).
E qui un errore: vedete gli spazi vuoti tra le linee tratteggiate e i dischi? Ci sarebbero dovuto essere delle frecce rosse. Un errore incomprensibile, se la OSS ha avuto la possibilità di vedere un prototipo di stampa. Devo valutare se procedere con un pennarello a punta fine oppure far stampare le frecce su adesivo trasparente…
E qui si inizia con i “grossi calibri”: la plancia standard (piegata in sei), dalle ragguardevoli dimensioni di 92 x 61 cm.
E la plancia gemella per Interstellar (no, il film con Matthew McConaughey fortunatamente non c’entra nulla).
Unendo le due plance (dall’altro lato) abbiamo infine il capolavoro: 92 x 122 cm di Sistema Solare.
Imprecisioni tra le due plance: fastidiose, ma non inficiano la giocabilità.
Le due plance a confronto.
Componentistica varia: abbiamo vetro, legno e plastica in varie fogge (tutto accettabile, nulla di estremo), e 120 carte (118 corrette, due errate, “Doomsayer of the Gods” e Utility Fog Halbonaut”, chissà se la OSS riuscirà a ristamparle).