“Florenza: The Card Game” di Stefano Groppi (Placentia Games; 2013): la versione di carte del corposo gioco da tavolo “Florenza” del 2010 si conferma una valida alternativa in quanto riesce a mantenere intatto il piacere di cimentarsi in un impegnativo gioco di gestione risorse pur avendo ridotto all’essenziale le meccaniche e gli elementi che lo compongono. Anzi, sono anche stati risolti alcuni dei problemi che caratterizzano la versione da tavolo: lunghezza notevole delle partite e necessità di spazi particolarmente ampi per giocare.

Anche in questo caso i giocatori, immersi nell’atmosfera rinascimentale di Firenze, guidano le importanti famiglie dell’epoca per contribuire allo sviluppo e all’abbellimento della città, sia costruendo dei monumenti cittadini che realizzando opere d’arte nel proprio quartiere. Il tutto si svolge in cinque turni in cui viene messa alla prova la capacità di riuscire ad accumulare numerose risorse da investire nella costruzione di opere d’arte o nell’assoldare validi artisti. Per farlo si hanno solo quattro azioni per turno, che possono arrivare fino ad otto nel caso si costruiscano particolari carte; va da sé che riuscire ad ottenere questi vantaggi, grazie anche alla fortuna nella pesca, può fare la differenza.

Apprezzabile anche nella versione di carte la cura per l’aspetto grafico e per la fedele ricostruzione storica, un’occasione ad ogni partita per ripercorrere le radici della nostra arte e dei suoi preziosi frutti, stimati in tutto il mondo.