Ambientazione a metà del secolo scorso, Fields of Green di Vangelis Bagiartakis (Artipia Games, Ghenos Games, Stronghold Games, 2016) cala i giocatori nel ruolo di contadini che cercano di espandere la propria fattoria e il proprio giro di affari. Si tratta in realtà di una rielaborazione in chiave bucolica di Among the Stars, una delle prime uscite della casa editrice greca.
Fields of Green è un titolo per 2-4 giocatori, dai 12 anni, della durata di 45-60 minuti, basato su meccaniche di draft, piazzamento e gestione risorse.
Il gioco è contenuto in una scatola quadrata di formato standard.
Al suo interno trovano abbondante posto i seguenti materiali:
– 30 tessere equipaggiamento,
– 61 segnalini moneta (in 3 denominazioni),
– 20 segnalini Punti Vittoria (in 2 tagli),
– 4 tessere indicatrici delle pile delle carte,
– 1 tessera primo giocatore,
– 1 tessera tracciato dell’anno,
– 1 segnalino indicatore dell’anno,
– 1 blocchetto segnapunti,
– 40 segnalini cibo,
– 30 segnalini acqua,
– 33 carte campo,
– 33 carte bestiame,
– 33 carte costruzione,
– 33 carte edificio,
– 20 carte serbatoio d’acqua,
– 14 carte silo,
– 8 carte aiuto al giocatore,
– 2 carte riassuntive,
– il regolamento.
I materiali di Fields of Green rispettano gli standard dei giochi di tipo europeo: le fustelle sono robuste, i segnalini in legno sagomato sono oramai immancabili e le carte, quadrate, hanno finitura liscia e opaca; buona anche l’organizzazione delle informazioni su ciascuna carta. Il regolamento è ben organizzato ed è ricco di illustrazioni ed esempi dettagliati.
Se volete sapere qualcosa di più su Fields of Green, potete leggerne una recensione su ILSA #43.