Gioco che mescola un sistema di gestione di dadi con una meccanica di ristrutturazione di città, promettendo un livello di interazione variabile a seconda dell’intraprendenza dei giocatori, questo Dice City di Vangelis Bagiartakis (Alderac Entertainment Group, Artipia Games, 2015) è un titolo per 1-4 giocatori (è prevista anche una variante in solitario), dai 14 anni in su (le leggi americane sono molto stringenti sui materiali utilizzabili per gli oggetti che devono venire in contatto con i giocatori più giovani, e quindi molti editori selezionano l’età minima che permette di ignorare tali vincoli), per una durata di circa 60 minuti.

Ecco cosa ci aspetta all’interno della scatola:
– 4 plance personali, ciascuna identificata da 30 spazi edificio,
DiceCity-U2– 30 gettoni risorsa: 1o legname, 10 pietra, 10 ferro,
– 16 gettoni disattivazione,
– 16 gettoni passaggio,
– 30 gettoni punti vittoria con valori diversi,
– 1 segnalino primo giocatore,

DiceCity-U3– 20 dadi, di 5 colori differenti,

DiceCity-U5– 15 carte armata,
– 15 carte cava,
– 15 carte segheria,
– 15 carte miniera,
– 11 carte nave commerciale,
– 18 carte banditi,
– 60 carte edificio (di 20 tipi diversi),
DiceCity-U4

– 4 schede riepilogative per i giocatori,
DiceCity-U6– il regolamento.
DiceCity-U7L’impostazione grafica è quella “fumettosa” che tanto ha contribuito al successo di Coloni Imperial; i materiali sono in media molto buoni: le plance e i segnalini sono robusti e telati, le carte invece hanno finitura liscia (e opaca) e bordi scuri, facendo temere per la loro durabilità (specie per quelle che devono essere mescolate). Ben scritto e arioso in regolamento.