Premessa
Massimo – Stasera venite da me. Il gioco ce l’ho io. Tu però leggi le regole. Si chiama Compounded.
Fabrizio – Compounded hai detto? Mai sentito.
Mai sentito, di solito, si abbina a “porcata cosmica” nel mondo dei boardgames. Quindi permetterete che sono partito un pò prevenuto. Che poi è un ottimo sistema per non rimanere deluso e apprezzare anche le piccole cose positive di quello che mi viene posto davanti. Dò un’occhiata al manuale che mi ha passato e le foto dei componenti ispirano fiducia: sembrerebbe un gioco con una buona varietà e solido. Leggo le regole e l’impressione è abbastanza confermata; a parte il fatto che il gioco permetta libera trattativa senza filtro fra i giocatori, cosa che mi infastidisce sempre e mi induce spesso a pensare che un autore lasci ai giocatori il compito di “arrangiarsi” in una particolare fase possa aver ben pensato di farlo pure in altre.
Il gioco sulla carta
A noi ha ricordato molto Augustus. Abbiamo delle schede con sopra stampati composti chimici con in evidenza le molecole di cui sono composti. Nel gioco le molecole saranno le vere e proprie “risorse” da utilizzare per “costruire” i composti. Il gioco è composto di 4 fasi in cui:
- Si pescano gemmine colorate (le molecole) da un sacchetto in numero indicato dal proprio valore di “scoperta”, si avviano trattative con gli altri giocatori e si scartano poi le gemme in eccesso rispetto al valore stabilito dal proprio livello di “laboratorio”
- Si reclamano come proprie schede (composti) pari al proprio valore di “studio”
- Si collocano sui composti gemmine adeguate in numero pari al proprio valore di “ricerca”
- Si “risolvono” i composti completi di tutte le gemmine segnando punti sulla tavola degli elementi che fa da segnapunti e applicando gli effetti particolari donati dal composto, prima di estrarre nuovi composti per prendere il posto di quelli completati
Un effetto fondamentale regalato dalla realizzazione di un composto è l’innalzamento di livello di uno dei vostri quattro valori: i composti liquidi innalzano la “scoperta”, quelli solidi lo “studio” e quelli gassosi la “ricerca”. Il giocatore può sostituire uno qualsiasi dei miglioramenti con un innalzamento in “laboratorio”. Alcuni composti invece regalano un prezioso tassellino bonus con effetti anche importanti nell’economia del gioco migliorandoti le possibilità di gestione delle tue risorse (no, non ho voglia di elencarli: mi allungherei troppo, ma sono carini davvero). Particolare attenzione potremmo poi porre ai composti esplosivi…
Kaboom
L’autore del gioco si è divertito parecchio a spingere su questo aspetto “divertente” della chimica. Molti composti hanno un valore di infiammabilità rappresentato da una o due fiammelline. Quando sul composto vengono poste il numero rappresentato di fiammelline esplode, lasciando il posto sul tabellone ad una nuova carta e spostando adiacentemente altrove le gemmine che vi erano poste sopra. I segnalini fiammellina vengono portati in gioco dai composti esplosivi completati e da apposite carte inserite (1 ogni 7) fra le carte del mazzo dei composti. Di fatto stabiliscono dei limiti temporali per poter completare la carta col composto instabile. Un segnalino bonus con un fornelletto bunsen rappresentato potrebbe pure essere giocato da qualche simpaticone per rendere infiammabili pure i composti che in origine non lo sarebbero.
Per aiutarvi a preservare il vostro lavoro il gioco ci fornisce anche un estintore… vuoto. Se avete la voglia e la pazienza di riempirlo con 2 molecole di ossigeno e una di carbonio potete pure utilizzarlo per evitare una fiammella che voleva depositarsi su un vostro (o altri, visto che le regole lo permettono) composto che minaccia di esplodere.
Il gioco alla (prima) prova pratica
Partendo con 4 gemmine estratte casualmente più un segnalino che ha il valore di un jolly che può sostituire un qualsiasi colore il gioco è fin dal primo turno la ricerca di un composto facilmente completabile da prenotare durante la fase 2 su cui depositare molecole in fase 3. Il gioco permette anche di mettere gemme su un composto non prenotato (in genere per mancanza di appositi segnalini causate da un basso punteggio di “studio”) e, di fatto, farlo proprio. Lo svantaggio sta solo proprio nel dover aspettare fino al vostro turno della fase 3, sperando che nessun altro lo prenoti prima (anche solo per farvi un dispetto). I bonus e gli innalzamenti donati sono caratteristiche interessanti per guidare le vostre scelte, ma spesso si sceglie semplicemente quello che si riesce a fare con le gemmine già in vostro possesso. I composti hanno un numero di molecole molto vario: da 2 ad addirittura 6 o 7, rispecchiando i reali composti chimici. Anche la rarità delle gemmine che rappresentano le molecole nel sacchetto credo segua la realtà, con 30 gemmine di Idrogeno, 20 di Carbonio e Ossigeno, 15 di Azoto, 10 di Calcio e 5 di Zolfo.
Questa attinenza alla realtà, che sarebbe anche meritevole di plauso, è in realtà forse il più grosso limite riscontrato di questo gioco, perché mal gestita. Infatti le materie necessarie sono mal dosate sulle schede dei composti. L’ossigeno è praticamente richiesto ovunque (59 slot totali) o quasi, il carbonio molto poco (30 slot totali), l’idrogeno il calcio e lo zolfo sembrerebbero ben dosati, mentre l’Azoto ha la particolarità di essere rappresentato per la maggior parte sui composti in tripla dose (tranne in qualcuno dove è fortunatamente in singola copia).
I giocatori si trovano così ad avere gemme di azoto decentemente preziose ma sostanzialmente inutili perché accumularne 3, considerando anche i limiti di capienza del laboratorio, non è facile e del carbonio che non vuole nessuno negli scambi dove tutti cercano praticamente solo ossigeno, che nessuno cede in quando utile quasi ovunque. Questa carenza di ossigeno fra l’altro provoca l’inutilizzo completo degli estintori che richiedono ben due preziose molecole di ossigeno! Una molecola che teoricamente dovrebbe essere comune diventa la più preziosa di tutto il gioco!
I valori dei composti in punti vittoria inoltre non mi paiono affatto dosati in relazione alla difficoltà di portarli a termine. Mi è capitato di prenotare (distrattamente) un composto che potevo realizzare quasi interamente con le molecole in mio possesso che mi donava 8 punti solo per poi scoprire che con le stesse molecole potevo farne UNA COPPIA, di composti, ottenendone ben 13!! Uno di quei due mi dava 6 punti per due sole molecole! E vi assicuro che non c’erano veramente motivi per preferire quella che erroneamente ho scelto, se non che nell’altro modo avrei dovuto prenotarne due (ma solo prenotare quello da 6 avanzando molecole valeva il tentativo). Né bonus, né rischi. Bah.
Il fatto di avere risorse mal dosate e punti non equilibrati alle difficoltà non sono necessariamente un male in un gioco: potrebbero semplicemente spingere i giocatori a competere per scegliere per primo. In questo però essere primo dipende quasi esclusivamente dal turno di gioco (il segnalino primo giocatore che passa sempre al giocatore a sinistra) e quindi mi pare stupido fornire al primo vantaggi che sono così evidenti.
Altra cosa dubbia è la gestione della durata della partita. Teoricamente può finire arrivando a 50 punti, con un giocatore che manda al massimo 3 dei suoi 4 valori (scoperta, studio, ricerca e laboratorio) o per fine mazzo composti. In pratica, visto la quantità di composti che brucia prima ancora che sia scelto da qualcuno (nessuno rischia, visto che non ci sono reali vantaggi a prendere un composto infiammabile) la nostra partita è terminata proprio quando cominciavamo ad avere l’idea di poter gestire le scelte invece che limitarci a essere guidati dalla fortuna nella pesca dal sacchetto.
Conclusioni
Benché leggendo questo articolo pare che il mio giudizio sia estremamente negativo (ma tanto la maggior parte dei miei lettori credo che pensino mi faccia schifo quasi tutto, visto che amo sottolineare ciò che in un gioco non va, piuttosto che i lati positivi) non mi è affatto dispiaciuto giocarci. L’impianto del gioco mi è piaciuto e vorrei sicuramente farci almeno un’altra partita. Probabilmente chiederò al padrone del gioco di poter ri-dosare le gemmine nel sacchetto levando un tot di carbonio e qualche gemmina per colore per incrementare la pesca delle gemme di ossigeno. Ridando ossigeno al gioco e creando una situazione dove gli scambi avranno veramente ragione di esistere, gli estintori si riempiano, i composti infiammabili verranno scelti più facilmente (allungando così un filo il gioco) e si facciano più punti. Quelli sulle schede rimarranno mal dosati. Ma credo di poterci chiudere un occhio, se il resto funziona come dovrebbe.
Se vi è piaciuto Augustus ma vi sarebbe piaciuto durasse un po’ di più questo gioco potrebbe piacervi (lo provate e poi vi ricordate delle mie correzioni, se vi torna il problema da me riscontrato). Se non avete Augustus comprate quello.
Nota gradita: la scatola di Compounded è di dimensioni assolutamente discrete e perfette per stiparvi il suo contenuto, invece che per archiviare aria come gran parte delle scatole dei giochi.
Articolo molto interessante.
Ero curioso di avere un parere su questo gioco per ben due motivi, l’avevo già intravisto citato qua e là, ma mai approfondito con una lettura del regolamento.
Il primo motivo è perché beh, sono chimico di professione! e il secondo perché anche io mi sono dilettato tempo fa nel riprodurre un po’ le meccaniche della chimica nel mondo del gioco da tavolo con un titolo autoprodotto, nel mio caso però mi sono rifatto più alla chimica antica, o altrimenti detta Alchimia, più che a quella moderna.
Comunque questo Compounded, bilanciamento a parte (al quale si può in parte già ovviare), non sembra male, ci farò un pensierino.
P.S.: Piccolo appunto di pignoleria professionale, le “gemmine” dovrebbero rappresentare gli atomi e non le molecole, che invece sono i composti veri e propri rappresentati nelle carte.
Azz… Sapevo che da qualche parte sarei cascato in errore coi termini tecnici. Nonostante la mia pigrizia sono pure andato a consultare più volte le regole e consultato più volte internet per riportare in italiano i giusti elementi chimici e scrivere giusto il becchetto bunsen. Son cascato sulle molecole 🙁 Grazie per avermi fatto imparare qualcosa. E’ sempre bello.
Mi sarebbe piaciuto giocare con più ossigeno, meno pesca casuale degli atomi e magari con l’espansione.
Così con le regole di base mi pare solo un giochino.
Però si potrei anche proporlo ai miei bambini per avvicinarli alla chimica…