Si sta svolgendo in questi giorni la campagna di crowdfunding per PARSEC – Age Of Colonies di Giacomo Borghese, gioco sviluppato da Back2Brain, società che sviluppa applicazioni ludiche di vario tipo, dai giochi per mobile all’edutainment e infotainment.
Il gioco, per 2-6 giocatori, dai 13 anni in su, della durata variabile di 45-180 minuti, ha una classica ambientazione spaziale di tipo 4x (eXplore, eXpand, eXploit, eXterminate), che include anche aspetti di gestione risorse.
Ranieri Panchetti, uno degli sviluppatori, ce lo ha descritto così:
“Il gioco è diviso un due macro-momenti, il primo di colonizzazione ed espansione, il secondo di scontro tra le fazioni. Queste ultime sono in totale 12, ed ogni playset ne contiene 4. La scelta di produrre tre playset è dovuta al fatto che mettere sul mercato una sola scatola con dentro tutto, ne avrebbe alzato troppo il prezzo. Inoltre ci sono pochi giochi per due giocatori e ancor meno ce ne sono a tema fantascentifico.
Il tabellone è diviso in pannelli, quindi ad ogni partita la disposizione sarà casuale, generando sempre situazioni differenti. Anche le fazioni vengono attribuite casualmente, il che aggiunge ulteriore varietà ad ogni partita. Le carte Evento sono invece uno dei cardini assoluti del gameplay. Sono divise in 4 categorie (naturali, strategiche, bonus e permanenti) ed ulteriormente classificate per rarità (comuni, non comuni, rare e uniche). Il giocatore costruisce il proprio deck di carte comprandole con l’oro, ma può anche rubarle. Nel deck ci sono le carte più disparate, da un semplice teletrasporto di merce fino all’apertura di un buco nero. Nel mezzo troviamo di tutto, carte con tecnologie militari, di navigazione, spionaggio, unità extra di ogni tipo, eventi naturali, diplomazia e molto altro.
Parsec prevede anche fasi di alleanza e di commercio tra fazioni, con un enorme grado di libertà. Le fazioni sono tutte caratterizzate da linee peculiari, quindi non ci si può aspettare ad esempio che i Maestri dell’Inganno siano sempre fedeli alle promesse fatte durante un’alleanza temporanea. I giocatori possono commerciare tra loro e il porto spaziale offre l’opportunità di effettuare scambi di risorse. Un altro modo per avere le risorse che non riusciamo ad accumulare, ma che ci servono, è l’azione di guerra. Infatti, ogni volta che distruggiamo una unità nemica, ne recuperiamo l’intero valore in risorse. Un’ottima ragione per muovere guerra. Questi meccanismi, uniti all’alea del dado, garantiscono sempre partite intense e mai uguali. Abbiamo inoltre rilevato, in oltre un anno di testing con giocatori di ogni tipologia, che il fattore alea non è determinante per la vittoria.
Credo quindi che questa unione di elementi così imprevedibili ma nel contempo molto solidi, sia il lavoro di design più azzeccato per un gioco di questo tipo, soprattutto perchè danno a Parsec una longevità e rigiocabilità davvero enormi.”
Potete trovare maggiori informazioni su Parsec e finanziare la campagna, che termina il 31 Maggio 2016, seguendo questo link.