L’annuncio del la traduzione di questo titolo da parte della Da Vinci Editrice mi ha fatto tornare in mente che non avevo ancora provato questo gioco, che utilizza il testo su un considerevole numero di carte, fulcro del gioco. Qui di seguito le considerazioni dopo la prima illuminante partita.

E’ più semplice di quello che mi aspettassi…

L’autore, Feld, ci ha abituati a giochi che girano intorno ad una meccanica principale di una certa originalità, da assimilare, che viene sfruttata attraverso una serie di azioni secondarie che in genere richiedono una loro specifica spiegazione. Qui la meccanica principale è “gioca una carta dalla mano e fai una semplice azione che talvolta fa giusto riferimento solo al colore della carta giocata“. Anche i dadi sono utilizzati in modo semplice e automatico. Vediamo in breve come funziona il tutto.

Dopo aver portato a 5 il numero delle carte in mano vengono tirati 5 dadi, validi per tutti i giocatori, che corrispondono ai 5 colori delle carte che potreste avere in mano, a quello dei lavoratori che gestirete, a quello dei tratti di canale che potrete costruire e ai segnalini minaccia che si accumuleranno di fronte a voi fino a scatenare specifiche sventure. Per ogni dado che mostra un 5 o un 6 verrà dato ad ogni giocatore un segnalino minaccia di quel colore. Se qualche giocatore ne avesse a questo punto 3 subirebbe una perdita non indifferente dipendente dal colore dei segnalini stessi:

  •  di tutti i lavoratori;
  • di tutti i soldi;
  • di una casa o canale costruito;
  • di 3 punti vittoria;
  • di una persona.

Arrivare quindi all’inizio di un nuovo turno con 2 segnalini di qualche tipo è quindi un rischio da considerare. E spesso si arriva a pianificare di non avere soldi o lavoratori davanti e sperare che il dado faccia scattare la sciagura che a voi non farà effetto e al contempo vi farà scartare tutti i segnalini minaccia di quel tipo.

I dadi che invece mostrano un 1 o un 2, sommati insieme, stabiliscono quanti soldi pagare per avanzare, di un solo spazio, nel tracciato reputazione che porta qualche punto. Niente di indispensabile ma ha qualche importanza per ottenere le maggioranze che vedremo più avanti.

Si passa quindi alla fase principale del gioco dove, a turno, faremo una mossa a testa, giocando una carta, fino ad averne fatte 4 a testa. Le mosse sono semplici:

  • prendi tanti soldi quanti mostrati sul dado del colore corrispondente alla carta giocata;
  • prendi 2 lavoratori del colore della carta giocata;
  • gioca la carta mostrando il dorso, una casa, pagando un lavoratore del colore della carta stessa;
  • costruisci un pezzo di canale del colore della carta giocata pagando i soldi mostrati sul canale stesso;
  • leva un segnalino minaccia del colore della carta giocata;
  • gioca la carta a faccia in su sopra una tua casa (indipendentemente dal colore stavolta) pagando il costo indicato sulla carta stessa: da questo momento in poi avrai i vantaggi donati dalla persona giocata.

Credo che sia chiaro a questo punto come il gioco si sviluppa: prendi lavoratori per calare case su cui poi mettere i vari personaggini una volta che avrete accumulato abbastanza soldi per pagarli. Come dite? Mancano i canali? Sì, potete fare anche quelli, ma non sembra una scelta vincente: vi danno più o meno gli stessi punti di una carta persona a parità di costo ma non vi forniscono vantaggi in cambio. Ma hanno un vago senso per le maggioranze, che ora mi tocca spiegare.

Alla fine di questa fase del gioco si controllano le maggioranze: se qualcuno dei giocatori ha il chiaro primato nel numero di canali costruiti, persone giocate o reputazione può voltare sul lato colorato l’apposita bandierina, che così rimarrà fino a fine partita, regalando 4 punti vittoria.

Le carte sono il vero fulcro del gioco

La base del gioco è, come avete visto, semplice. Quello che fa la differenza e sicuramente renderà ogni partita diversa dalle altre sono le carte, che sono tante e varie nei poteri. Dobbiamo innazitutto dire che si differenziano per categorie, con pittori, menestrelli, nobili, malviventi, mercanti, religiosi, studiosi e non mi ricordo che altro. A queste categorie fanno spesso riferimento i poteri delle carte stesse donandovi soldi o punti in relazione a quanti personaggi dello stesso tipo possedete. E vi dico fin da subito che non è affatto semplice accumulare personaggi simili: quasi tutti noi ci siamo trovati a calare una carta che sfruttasse una categoria e poi a non vedere altre carte dello stesso tipo per turni. Senza contare che quando vi capita magari è proprio del colore che vi serviva per fare altro. Altre invece fanno riferimento ai colori cercando case simili o migliorando l’incasso economico di carte di un certo colore giocate per far soldi. Nella gran quantità di carte sicuramente ci sarà esattamente la carta che serve a voi per far fruttare la vostra strategia. Il problema è che con tutta probabilità non la troverete.

Fra le carte ne troverete anche alcune che interagiscono con gli altri giocatori, rubando ad esempio lavoratori a tutti quando calata o regalando segnalini minaccia ogni volta che si attiva. Mai ci è capitato però che l’effetto della carta fosse da dirigere contro un giocatore specifico, accomunando tutti gli avversari nella stessa sventura.

I personaggi possono fra l’altro essere dall’effetto unico e immediato, continuativo per darvi vantaggi ogni volta che succede qualcosa, regalarvi punti solo a fine gioco per la presenza davanti a voi di certi elementi (che possono addirittura essere i segnalini minaccia) oppure da attivare turno per turno spendendo lavoratori, che così acquistano un nuovo senso, regalando praticamente mosse gratuite (per modo di dire visto che pagate il lavoratore) aggiuntive.

Particolarmente importante è riuscire a creare un motore con le vostre carte che vi fornisca soldi, lavoratori, reputazione o altro senza dover una delle 4 azioni del vostro turno. Importante ma non completamente dipendente da voi: la fortuna nella pescata domina sovrana.

Conclusioni

La maggior parte del gioco si basa sullo scegliere e calare le giuste carte personaggio e nel farle fruttare. Cosa che, come abbiamo visto, non dipende propriamente dalla propria abilità. Il resto del gioco sembra, ad una nostra prima impressione, possa avere un suo interesse più che altro per portare a casa quegli altri 8 punti che vengono regalati dalle maggioranze (perché 4 vengono dati a chi ha più persone), soprattutto parlando dei canali.

Rimane però un gioco con regole facili da ricordare ed una gran varietà: due elementi che io apprezzo molto in un gioco da tavolo. E per questo mi trovo a consigliarvelo fortemente nonostante abbia perso pesantemente durante la mia prima partita. Se capiterà anche a voi potrete sicuramente dare la colpa alle carte pescate o al compagno di gioco che vi ha fatto inutile concorrenza nella costruzione di altrettanto inutili canali.