“Bluff” di Richard Borg (Endless Games, 2002; E.S. Lowe, 1974; F.X. Schmid, 1993; Milton Bradley, 1987; Ravensburger, 2001; Stupor Mundi, 2009; University Games, 1994): un classico gioco di dadi e scommesse. Probabilmente di origine americana, portato in Europa dai conquistadores di Pizzarro, è tuttora assai diffuso in Sud America (Bolivia, Cile, Perù).

Brillante gioco di scommesse e bluff, dove ogni giocatore parte con una dotazione iniziale di cinque dadi. Dopo averli lanciati segretamente (utilizzando una coppa tiradadi) i giocatori a turno fanno scommesse al rialzo sul risultato globale (di tutti i dadi ancora in gioco) del tipo “ci sono 9 dadi di valore 5”. Alternativamente, durante il proprio turno, il giocatore può contestare l’ultima scommessa: in tal caso vengono rivelati tutti i dadi e il colui che ha fatto l’ultima licita, o colui che l’ha contestata, perde un certo numero di dadi (in base a chi dei due aveva ragione). Chi resta senza dadi viene eliminato dal gioco; l’ultimo giocatore a rimanere coi dadi è il vincitore.

Vincitore di molteplici premi (Spiel des Jahres nel 1993, Ludoteca Ideale nel 2009), fa bella mostra di sé, in versione semplificata, anche nel film Disney del 2006 “I Pirati dei Caraibi – La Maledizione del Forziere Fantasma”.

Si tratta di un vivace filler/partygame, consigliato specialmente col numero massimo di giocatori; in tal caso risulta pressoché imbattibile in termini di coinvolgimento, ritmo e qualità delle decisioni: praticamante perfetto nella sua categoria, se non fosse per l’eliminazione dei giocatori, che rischiano di rimanere per qualche minuto a guardare gli altri.

Innumerevoli le varianti, dipendenti anche dal continuo aggiornamento delle varie edizioni. Le varie edizioni si differenziano anche per la dotazione, che può non includere il tabellone che tiene traccia della scommessa corrente.