Sono passati 12 anni da quando Ticket to Ride ha vinto lo Spiel des Jahres, e in questo periodo di tempo il gioco è diventato una linea di prodotti che hanno condotto i giocatori in giro per il mondo. Quest’anno il sistema arriva in contatto con due scenari (l’intero pianeta e la regione dei Grandi Laghi) dove l’elemento dominante (l’acqua) non può essere attraversato da binari. Nasce quindi Ticket to Ride Vagoni e Velieri, di Alan R. Moon (Asterion Press, Days of Wonder, 2016).
Il titolo, per 2-5 giocatori, dai 10 anni in su, della durata stimata di 60-120 minuti, rimane centrato attorno a meccaniche di scelta carte, gestione della mano, collezione di set e connessione, ma introduce una serie di modifiche che rendono leggermente più complesso e articolato il gioco (allungandone anche i tempi di esecuzione).
Ticket to Ride Vagoni e Velieri è contenuto in una scatola quadrata di altezza superiore alla media:
Al suo interno troverete i seguenti materiali:
– 1 tabellone double-face; da un lato c’è la mappa dello scenario Mondo,
mentre dall’altro è presente la mappa per giocare allo scenario Grandi Laghi;
– 55 biglietti per lo scenario Grandi Laghi;
– 65 biglietti per lo scenario Mondo;
– 60 carte nave;
– 80 carte treno;
– 250 navi (50 per ogni colore dei giocatori);
– 165 treni (33 per ogni colore dei giocatori);
– 15 porti (3 per colore dei giocatori);
– 5 cilindri segnapunti;
– due regolamenti, uno per ciascuno scenario.
I materiali di Ticket to Ride Vagoni e Velieri sono molto buoni: il grande tabellone contiene utili promemoria delle regole specifiche dello scenario giocato; le carte, di formato europeo, sono telate, a finitura opaca e con bordi bianchi (caratteristiche che ne garantiscono la durevolezza), le componenti in plastica sono standard. Ben organizzati i due regolamenti, uno per ciascuno degli scenari, anche se le regole si differenziano per poche regole.
Se volete sapere qualcosa di più su Ticket to Ride: Vagoni e Velieri, potete leggerne una recensione su ILSA #42.