Con un invidiabile catalogo in continua ed “inesorabile” espansione, Asterion Press è diventata indubbiamente uno dei punti di riferimento dell’editoria ludica italiana. Gli Asterion Gaming Days, arrivati alla terza edizione, sono una interessante occasione per venire in contatto con la produzione (recente, presente e futura) della casa di Correggio.

Sala1

Il luogo

Sala2Gli Asterion Gaming Days si sono svolti il 27 e 28 Giugno nella sistemazione oramai abituale dell’Admiral Park Hotel Centro Congressi di Zola Predosa (BO). L’albergo è sicuramente noto a molti appassionati del nostro hobby in quanto (oltre ad ospitare gli AGD) vi vengono anche organizzate due convention targate Tana dei Goblin: la GobCon Deluxe (organizzata verso la fine di Gennaio) e la L.A.G.N.A. (che si svolge la seconda settimana di Giugno, ovvero due settimane fa).
Quattro le sale occupate dai tavoli da gioco, di cui una condivisa con Pendragon Game Studio, una delle quali riservata nella giornata di sabato alla finale nazionale di Ticket to Ride (e adibita ad ospitare nella serata la vendita all’incanto “Tocca All’Asta”). Una quinta saletta era allestita a negozio/rivendita dei prodotti localizzati, editi e/o distribuiti da Asterion Press e Pedragon Game Studio.

Sala3

Le anteprime

Passiamo subito all’argomento caldo: i giochi non ancora commercializzati che era possibile provare sotto forma di copia di preproduzione in stadio più o meno avanzato.

PPVersoleStelleIl Piccolo Principe: Verso le Stelle di Antoine Bauza e Bruno Cathala, gioco per 2-6 giocatori, dai 6 anni in su, per una durata di 15-30 minuti. Ispirato al film di animazione in uscita per l’Italia agli inizi di Dicembre, questo semplice titolo, adatto ai giovanissimi, è un gioco di percorso e corsa attivato da una mano di carte inizialmente uguale per tutti i giocatori. Collezione di set, attacco diretto e pesca di gettoni con possibili effetti positive e negativi arricchiscono lo sviluppo del gioco. Per quanto riguarda i materiali, si trattava di una versione ancora semiprototipale.

Cappuccetto Rosso di Annick Lobet, gioco per 1-5 giocatori, dai 7 anni in su, della durata di circa 20 minuti. Il quinto episodio della Linea Fiabe e Giochi può essere giocato in due modalità: cooperativo puro (in cui tutti i giocatori cercano di far arrivare Cappuccetto Rosso a casa della nonna prima del lupo) oppure uno contro tutti (e allora un giocatore interpreta il ruolo del lupo). La versione completamente cooperativa ruota attorno ad un meccanismo di “press your luck/sfida alla sorte” per decidere di quanto avanza Cappuccetto Rosso lungo il percorso, a fronte di un movimento fisso del Lupo.

SWImperialAssaultStar Wars: Assalto Imperiale di Justin Kemppainen, Corey Konieczka, Jonathan Ying, gioco per 2-5 giocatori, dai 12 anni in su, della durata di circa 90 minuti. Pur essendo un riadattamento con tema fantascientifico del sistema di gioco della seconda edizione di Descent, il titolo permette di giocare in due modalità:
– Campagna, in cui un giocatore controlla le forze dell’Impero Galattico e gli altri giocatori interpretano il ruolo di eroi della Alleanza Ribelle. Durante la campagna sia l’Impero che i Ribelli guadagnano nuove abilità, in modo da arricchire l’arco narrativo.
Skirmish: in cui due giocatori combattono l’uno contro l’altro in scenari tattici autoconclusivi.
Ovviamente sono in arrivo una quantità non trascurabile di espansioni: sia singoli personaggi chiave della saga cinematografica (Chewbecca, Han Solo, Boba Fett, General Weiss) che scatole più corpose contenenti nuove mappe e campagne.

PandemicCurePandemia La Cura di Matt Leacock, gioco cooperativo di dadi per 2-5 giocatori, dagli 8 anni in su, della durata di circa 30-45 minuti. Leacock riutilizza l’ambientazione medico/apocalittica del suo gioco di maggior successo e ne sviluppa un gioco di dadi. I giocatori hanno ancora abilità speciali personali, ancora una volta il gioco si alterna con le mosse dei giocatori, contaminando (in maniera meno mirata e/o intelligente del titolo originale) le regioni del mondo (e ancora una volta il rischio di focolai e reazioni a catena è sempre in agguato). La differenza sostanziale è che le azioni dei giocatori non sono scelte in modo arbitrarie, ma determinate dai dadi, che possono essere comunque rilanciati più volte. Occorre però osservare una faccia di ciascun dado è negativa (fa aumentare l’indicatore della scala delle Epidemie) e, se esce, non può essere ulteriormente rilanciata: i giocatori devono decidere quanto rischio correre mentre cercano l’azione desiderata.

PandemicContagionPandemia Contagio di Carey Grayson è un gioco per 2-5 giocatori, dai 13 anni in su, della durata di circa 30 minuti. In questo titolo i giocatori interpretano il ruolo di malattie che, competendo fra loro, cercano di eliminare la razza umana dalla faccia della Terra. Le meccaniche utilizzate nel gioco sono principalmente maggioranze e gestione della mano: l’ambientazione in questo caso è chiaramente un pretesto per cercare di sfruttare la fama del gioco cooperativo di Leacock.

Pingo Pingo di Roberto Fraga è un gioco per 2-5 giocatori, dai 6 anni in su, della durata esatta di 15 minuti, scanditi da una fragorosa colonna sonora che ne regola lo svolgimento e a cui si deve reagire rapidamente correndo, sparando con una pistola a ventosa, senza perdere la concentrazione per non cadere preda delle numerose trappole che il gioco tende, inesorabile. Si tratta della solita, piacevole, follia a cui Fraga ci ha abituato. Ingiocabile in appartamento di un condominio, a meno che non vogliate suscitare le ire dei vicini! 😀

 DiscoveriesDiscoveries di Cédrick Chaboussit, gioco per 2-4 giocatori, dai 14 anni in su, della durata di 30-60 minuti. L’opera seconda di Chaboussit (autore di Lewis & Clark) è un gioco di dadi con la stessa ambientazione del titolo precedente. Ogni giocatore interpreta uno dei personaggi della spedizione, e cerca di compilare un diario della spedizione il più accurato possibile, accumulando carte Tribù/Scoperta, acquistabili tramite l’utilizzo di dadi. La parte originale del gioco risiede nella gestione dei dadi, che permette di utilizzare non solo i propri e quelli neutrali, ma anche i dadi degli avversari.

La Pendragon Game Studio aveva tre titoli presentati in anteprima, anche se non erano tutte della vere e proprie novità, dato che due erano state presentate e fatte provare al pubblico in occasione di Play 2015.

WEMAbbiamo avuto l’opportunità di giocare qualche turno (troppi pochi per formarci una, anche minima, impressione sul gioco) di Waterloo: Enemy Mistakes di Aldo Ghetti e Paris Poli, gioco che celebra il 200° anniversario della battaglia di Waterloo (18 giugno 1815) ricreando lo scontro tra l’esercito Britannico, aiutato dall’esercito Prussiano, e quello Francese. I giocatori si identificano con i Comandanti in Capo (Wellington, Napoleone e Blücher) che guidano 14 generali che danno ordini alle 141 unità (artiglierie, fanterie e cavallerie) sul grande campo di battaglia. La copia di preproduzione aveva la grafica finale del gioco (non i materiali) e ve la riproponiamo volentieri.

Apollo XIII di Andrea Crespi è un gioco cooperativo che permette di rivivere il fallimento di maggior successo della storia della corsa allo spazio. Se volete saperne di più, abbiamo già parlato del gioco nel recente numero 33 di ILSA, dedicato interamente alle novità presentate a PLAY 2015 (a pag. 27, se volete risparmarvi la fatica di cercare).

DoWAnteprima “telefonata” era Dogs of War di Paolo Mori, gioco per 3-5 giocatori, dai 14 anni in su, di una durata di circa 75 minuti. Localizzazione di una produzione Cool Mini or Not, si tratta di un interessante  gioco di piazzamento e alleanze variabili che cerca di ricreare gli intrighi tipici degli scontri mercenari, con i Mastini della Guerra che si schierano a favore della fazione che massimizza il loro tornaconto (economico e, soprattutto, di potere). Materiali ben al di sopra delle reali necessità del gioco, che inevitabilmente ne fanno lievitare il costo. Voci di corridoio dicono che avrà un prezzo sotto la soglia psicologica dei 60 euro.

 Unica vera novità della manifestazione è stato l’annuncio di una ulteriore collaborazione con Cool Mini orNot, per la localizzazione per l’Italia del frutto dell’ennesima campagna di crowdfunding riuscita: Rum & Bones di Michael Shinall, gioco di ambientazione Fantasy/Piratesca per 2-6 giocatori, dai 13 anni in su, di una durata di circa 30 minuti. Il titolo ambisce a ricreare l’atmosfera dei MOBA (Multiplayer Online Battle Arena); ricchissima, come sempre, la dotazione dei materiali, specialmente le miniature.

I giochi

BaronyAmplissimo lo spazio a disposizione, e vasta l’offerta di titoli da provare. La vera grande novità acquistabile durante la manifestazione era Barony, nuova opera di Marc André, moralmente obbligato a ripetere (o addirittura superare) il successo di Splendor. Bei materiali per questo gioco astratto ad informazione completa dalla durata contenuta (circa 15 minuti a giocatore), la cui plancia apparecchiata durante la partita ha un colpo d’occhio notevole.

Fra gli altri titoli disponibili ricordiamo i vari party games (Dobble, Jungle Speed, Lo Squalo!, Timeline, Time’s Up!), Abraca..boh! (titolo iscritto al Gioco dell’Anno 2015), Concept (anch’esso iscritto al Gioco dell’Anno 2015), l’intera linea Fiabe e Giochi (I Tre Piccoli Porcellini, Baba Yaga, La Lepre e la Tartaruga, La Cicala e la Formica), i giochi con componente di destrezza (La Boca, Ka-Woom), Abyss, il finalista per lo Spiel des Jahres 2015 Colt Express (iscritto anche al Gioco dell’Anno 2015), Alhambra (uno dei primi prodotti in italiano conseguenti alla collaborazione con Queen Games), Sherlock Holmes Consulente Investigativo (saggiamente appartato rispetto alle più rumorose sale… ed era disponibile anche un nuovo caso da affrontare!), i giochi di miniature, frutto della collaborazione con la Cool Mini or Not (Zombicide Rue Morgue e Arcadia Quest), Splendor (nominato per lo Spiel des Jahres 2014 e iscritto al Gioco dell’Anno 2015), la nuova edizione di Room 25, Smallworld, 7 Wonders con l’espansione Babel, Five Tribes, Deus, Elysium, Metal Adventures, Pandemia, Labyrinth: La Guerra al Terrore, 2001-?
Se escludiamo l’ultimo titolo, possiamo riconoscere una selezione prevalentemente orientata verso il lato leggero dello spettro del catalogo, che ha tagliato fuori titoli anche recenti ma più corposi (Aquasphere, Hyperborea, Lords of Xidit) che forse avrebbero meritato un po’ di visibilità in più, data anche la platea variegata che ha affollato le sale dell’albergo.
Sul versante Pendragon Game Studio, era possibile giocare a Stay Away, Hexemonia e Coloni Imperiali.

Il torneo

Torneo1La giornata di Sabato 26 ha visto anche lo svolgimento delle finali nazionali di Ticket to Ride, dove 46 giocatori si sono sfidati, sulla mappa base, in una sala appositamente allestita. I 4 turni svoltisi da metà mattinata a metà pomeriggio in una atmosfera sempre più carica di tensione, hanno selezionato i 4 finalisti che si sono sfidati sulla mappa europea del gioco.

Complimenti al vincitore, Gianfranco “Gfb” Buccoliero (in alto nella foto del tavolo della finale), uno dei conduttori di “The Big Game Theory” su RVUno, che ha contribuito con questa vittoria a sfatare il luogo comune secondo cui chi parla o scrive di giochi gioca poco o male (luogo comune che, con minime varianti, affligge anche tutta la sterminata categoria degli insegnanti).

Torneofinale

Blogger e recensori

BloggerA
Immancabile, data la concentrazione di novità editoriali, la presenza di opinionisti, blogger e recensori, incapaci di resistere ad un richiamo confrontabile con quello delle sirene dell’Odissea (ed eccomi qui a raccontarvi la mia esperienza, sic). In effetti, i tre siti in lingua italiana più professionali (e che vantano il maggior numero di accessi medi giornalieri) erano presenti con loro inviati: Gioconomicon aveva fra i cronisti Massimiliano Calimera, Capo Redattore e giurato del Gioco dell’Anno, Cristina D’Angelis e Ivano Franzini; Giochi sul Nostro Tavolo era rappresentato dal mio concittadino Simone Mancuso; Gioconauta era sceso con tutto il riconoscibilissimo squadrone, pronto ad occupare per intero un tavolo da gioco, in modo da avere a disposizione subito 4 opinioni diverse, non contaminate dalla presenza di eventuali giocatori inesperti al tavolo.

BloggerB
Ovviamente nella folla e nella concitazione di provare giochi nuovi mi sarò sicuramente perso qualche altro collega. Me ne scuso anticipatamente, e sono pronto ad arricchire la lista di chi era presente a questo evento, dietro opportuna segnalazione.