“Uluru: Neuer Tumult am Ayers Rock” di Lauge Luchau (Kosmos; 2013); la versione più piccola ed un po’ più semplice del gioco in scatola “Uluru: Tumult am Ayers Rock” propone veloci ed avvincenti sfide che mettono alla prova le proprie doti nel risolvere puzzle. Adatto a tutte le età, grazie alla possibilità di dosare il livello di difficoltà, è un simpatico riempitivo e può essere giocato anche in solitario.

L’ambientazione è suggestiva: su Uluru, il famoso massiccio roccioso australiano, ogni sera si ritrovano 6 (anziché 8 della scatola grande) uccelli magici di differenti colori che devono assumere particolari posizioni per poter dar vita all’incantesimo. Ad ogni uccello magico viene associata una carta che indica una precisa condizione da rispettare per il posizionamento. Ogni giocatore dovrà quindi sistemare i 6 gettoni colorati (in questa versione non ci sono le belle miniature di plastica) sulla propria carta Uluru in modo da rispettare il maggior numero possibile di queste condizioni, se non tutte. Chi ci riesce, o si ritiene soddisfatto del proprio piazzamento, pronuncia la parola “Uluru” e si ferma. L’ultimo rimasto in gioco ha un punto penalità per la sua lentezza. Alla fine di questa fase ognuno verifica di aver effettivamente rispettato ogni condizione, per ogni criterio non soddisfatto si accumula una penalità. Il gioco prosegue così per 6 turni alla fine dei quali viene decretato vincitore chi ha totalizzato il minor numero di punti penalità.

“Uluru: Neuer Tumult am Ayers Rock” in realtà non è solo la versione tascabile ed economica del suo predecessore, le sue carte infatti possono essere usate come espansione per il gioco “Uluru: Tumult am Ayers Rock” per aumentarne ulteriormente la varietà.