L’esplorazione del “Pianeta Rosso” e la sua trasformazione in un ambiente abitabile è stato uno dei temi di punta di molti giochi recenti, tutti caratterizzati da una lunghezza e una complessità delle regole piuttosto importanti. La situazione cambia con Pocket Mars di Michał Jagodziński, edito da Board&Dice nel 2017 e localizzato in Italia da MS Edizioni all’inizio del 2018. A capo di spedizione, i giocatori si sfidano nella costruzione di una base spaziale su Marte che possa accogliere il maggior numero di coloni. A tal fine svilupperanno progetti e invieranno coloni sul pianeta per lavorare negli edifici, contribuendo a render la colonia sempre più prospera.
Pocket Mars è un titolo per 1-4 giocatori, dai 10 anni, della durta di 15-30 minuti, basato su meccaniche di influenza su area e gestione della mano.
Il gioco è contenuto in una compattissima scatola rettangolare.
Al suo interno, in un inserto di cartone illustrato, trovano posto i seguenti materiali:
– 28 cubi (segnalini coloni), nei colori dei giocatori,
– 4 carte riepilogative,
– 1 carta primo giocatore,
– 4 carte astronave,
– 4 cilindri in legno (indicatori di energia),
– 5 carte edificio,
– 35 carte progetto (di 5 categorie),
– il regolamento
I materiali di Pocket Mars rispettano gli standard del classico gioco europeo: le carte, di formato standard americano, hanno finitura liscia e lucida, con bordi bianchi che ne prolungano la longevità; i materiali in legno sono semplici ma di buona qualità. Le illustrazioni dei vari progetti svolgono egregiamente il loro compito, l’iconografia e i comandi sulle carte sono chiare.
Ben organizzato il regolamento (che soffre un po’ del formato di pagina estremamente ridotto), ricco di esempi e illustrazioni; interessante la versione in solitario.
Se questo unboxing vi ha incuriosito e cercate qualche altra informazione su Pocket Mars, potete leggerne una recensione su ILSA#50.