Classica riunione di famiglia prima delle feste natalizie: nonni, nipoti e zii seduti attorno al tavolo, dopo aver mangiato, anche un po’ troppo. Un’ottima occasione per provare MasterChef Junior di Francesco Berardi, edito dalla Clementoni. Versione redux per i più giovani del titolo presentato nel 2014, si tratta di un titolo per 2-6 giocatori, dai 7 anni in su, della durata di circa 30 minuti. Col contenuto della scatola è possibile giocare due versioni del gioco: una appositamente progettata per i bambini, l’altra invece ha un target familiare. Premetto che nessuno dei 6 partecipanti ha mai seguito il reality show di cui il gioco porta il blasone…

Nella scatola

La scatola, nel classico formato quadrato di 30 cm di lato contiene, dentro un inserto di plastica, il materiale di gioco: 50 tessere ingrediente (completamente occupate dalle foto degli stessi), 50 carte ingrediente (con gli stessi soggetti, accompagnati dal loro nome), 6 dischi che riassumono le regole delle varie fasi del gioco, 2 plance voto, 36 gettoni voto, 6 pedine + basette, il regolamento e 1 vistoso cappello da chef, utilizzato come segnalino primo giocatore. Tutto il materiale è di buona qualità: le tessere danno una sensazione di robustezza non eguagliata dalle carte, che sembrano piuttosto fragili. Vistoso e con un indiscutibile fascino sui più piccoli il copricapo (sarà colpa delle ripetute visioni di Ratatouille?).

Versione per bambini

Il gioco per bambini consiste in 5 prove consecutive, costituite da altrettanti minigiochi che richiedono alternativamente abilità di memorizzazione o di destrezza/velocità:
– la prima prova richiede di afferrare il più rapidamente possibile la tessera corrispondente alla carta ingrediente rivelata dalla cima del mazzo. Ogni tessera presa varrà un punto vittoria alla fine del gioco, e il processo si ripete (cambiando il giocatore che ha l’incarico di girare la carta) finché non sono state prese 10 tessere.
– le successive 10 tessere vengono assegnate con la seconda prova, una variazione sul tema della memorizzazione: fra le tessere coperte si deve trovare il soggetto corripondente a una delle 5 carte che sono contemporamente scoperte sul tavolo. Anche in questo caso ogni tessera frutterà 1 punto,
– la terza prova assegna 3 punti, ancora con un gioco di riflessi: se li aggiudica chi riesca a recuperare il più rapidamente possibile i 5 ingredienti assegnatigli attraverso altrettante carte,
– la quarta prova, suddivisa in tante manche quanti sono i giocatori, prevede che un giocatore prenda 8 carte, le legga ad alta voce a tutti e poi a turno i giocatori nominimo uno degli ingredienti, per aggiudicarsi la carta corrispondente, fino ad esaurimento delle stesse o errore di tutti i giocatori,
-l’ultima prova prevede di assegnare, da un gruppo di 10 carte note a priori a tutti i giocatori, una carta a testa, chee poi deve essere indovinata dal giocatore alla propria destra; questi potrà fare una domanda a turno, a cui deve essere possibile rispondere con un sì o con un no. Ogni ingrediente indovinato frutta 2 punti, ogni errore ne costa uno.
Alla fine della quinta prova vince il giocatore con più punti.

MasterChefJunior-materiali

Versione per famiglie

La versione per famiglie modifica sostanzialmente il gioco, che si riduce ad un’unica prova, ripetuta tre volte, incentrata su un sistema di votazione con attribuzione di punteggio. In ciascuna delle manche i giocatori ricevono 8 carte ingrediente distribuite a caso e ne devono tenere almeno 3 per realizzare una ricetta. Quando tutti hanno scartato le carte in eccesso, gli ingredienti vengono rivelati e ogni giocatore può presentare la ricetta, dandogli un nome e/o una breve descrizione della preparazione. Vengono qundi votati segretamente (attraverso i gettoni) il piatto più buono e quello più originale. Il piatto/i piatti che hanno ottenuto più voti fruttano ai loro ideatori tanti punti vittoria quanti sono i voti ricevuti; inoltre chiunque ha votato le ricette vincenti riceve un punto. Dopo 3 manche, chi ha totalizzato più punti vince la partita.

Le impressioni

Suppongo che siate curiosi di sapere come è andata… Beh, direi un successo! Bimbi, zii e nonni si sono lasciati coinvolgere ben volentieri: i bambini hanno gradito più le prime tre prove che le ultime due, trovando un po’ di difficoltà della prova finale (probabilmente anche per i tempi dilatati dovuti al fatto di aver giocato col massimo numero di giocatori, cosa che a posteriori mi sentirei di sconsigliare). Per le prime tre prove siamo riusciti a coinvolgere anche il più piccolo (non ancora in età scolare), che ha ottenuto risultati competitivi. Vuoi per l’aumentata difficoltà, la necessità di saper leggere (ci sarà un motivo per cui la scatola dice 7+!), la limitata capacità di concentrazione tipica dei 5 anni, ci ha gradualmente abbandonato verso il finale. Chi ha vinto? La mamma, forse perché è abituata a maneggiare gli ingredienti veri, o magari perché ha potuto abusare delle tecniche di memorizzazione apprese durante gli studi…
In ogni caso, il divertimento è stato generale, e il tempo è trascorso via rapidamente; ma non così rapidamente da non permetterci di fare una partita successiva a Ticket to Ride!

[Ringrazio Francesco Berardi e la Clementoni per averci dato l’opportunità di provare il gioco]