Come autore di giochi da gamer, Rüdiger Dorn ha visto un periodo fulgido nel primo quinquennio del nuovo millennio, sfornando in successione alcuni titoli assai apprezzati (The Traders of Genoa – 2001, Goa – 2004 e Louis XIV – 2005), tutti sviluppati attorno ad un interessante meccanica di movimento vincolato su una plancia. Poi lo smalto si è appannato, e l’autore si è dedicato a giochi sempre interessanti ma notevolmente più semplici (Arkadia – 2006, Diamonds Club – 2008), arrivando anche ad un candidato per lo Spiel des Jahres (Las Vegas – 2012).
Istanbul (Pegasus Spiele, Asterion Press, AEG, 2014), gioco da 2 a 5 giocatori, dai 10 anni in su e della durata di circa 60 minuti segna il ritorno dell’autore ad un gioco destinato ad un pubblico più maturo, nonché il riavvicinamento ad una meccanica di movimento vincolato. Ritorno che è stato sicuramente benaccetto sia dal pubblico (si attesta saldamente nelle prime 150 posizioni del rank di BoardGameGeek) che dalla critica (ha ricevuto diverse nomination e premi: uno su tutti, il Kennerspiel des Jahres 2014).
Nella scatola
Formato standard A4 (la scatola di Agricola e Puerto Rico), la scatola contiene tessere area che vanno a comporre la plancia modulare, plance personali (carretti per trasportare la merce), fustelle di cartone per tessere e denaro, segnalini di legno per i giocatori, dadi, carte e gemme di plastica. Tutto il materiale è di buona qualità.
Il gioco
Il setup del gioco è rapido, e la modularità della mappa permette di scegliere fra tre diverse disposizione consigliate, se non ricorrere ad una distribuzione totalmente casuale.
Nel ruolo di mercanti, circondati da una schiera di aiutanti e da un familiare sempre pronto a dare una mano, i giocatori si aggirano per il bazar di Istanbul, acquistando e barattando merce, nel tentativo di essere i primi a procurarsi un numero prefissato di rubini: cinque sono le aree che li forniscono, secondo modalità e criteri diversi.
Il gioco viene giocato un numero intero di round, in cui ogni giocatore, in senso orario, svolge il suo turno. Due gli elementi cardine per ogni giocatore: la torre di pezzi del proprio colore, composta dal mercante e i suoi aiutanti, e il carretto per immagazzinare i beni. La struttura del turno è semplicissima: il giocatore fa fare uno o due passi (ciascuno dei quali in direzione orizzontale o verticale) alla propria torre. Per proseguire il suo turno, deve abbandonare uno dei gettoni della torre sull’area oppure, se un gettone era già presente nell’area, reinserirlo sotto la torre. Quindi, se sono presenti le torri/mercanti degli avversari, il giocatore (se vuole eseguire l’azione collegata all’area) deve pagare due monete a ciascuno dei rispettivi giocatori. Una volta eseguita l’azione, se sono presenti altri segnalini (familiari di altri giocatori, il contrabbandiere e/o il governatore), il giocatore ha la possibilità di interagire anche con loro, concludendo poi il proprio turno.
Le 16 aree hanno le seguenti funzioni:
– Approvvigionamento di materiali (4 aree) e soldi (3 aree): tre dei 4 materiali possono essere recuperati gratuitamente ai rispettivi Magazzini, fino a colmare la capacità del proprio carretto. Procurarsi i gioielli richiede una visita al Mercato Nero e un po’ di fortuna col lancio dei dadi. Per procurarsi i soldi si può ricorrere all’azzardo con i dadi, oppure alla vendita dei beni posseduti sul carretto in uno dei due mercati. Esiste un’ulteriore area che fornisce soldi e beni in quantità limitata e con assortimento ciclico.
– Approvvigionamento di carte: una delle aree, il Caravanserraglio, permette di acquisire (scegliendo una carta fra due, dalla cima del mazzo o dalla cima degli scarti) carte Bonus, il cui compito è quello di sparigliare una tantum le regole a vantaggio di chi le gioca.
– Acquisto di rubini: due sono le aree dedicate esclusivamente al recupero dei rubini. Il Gioielliere li vende per soldi, al Palazzo del Sultano è possibile riceverli barattandoli con merci. In entrambi i casi, il costo è incrementale col numero di pietre già vendute, alzando continuamente l’asticella per potersi aggiudicare gli ambiti preziosi. Altre tre aree dove è possibile acquisirne sono quelle relative al…
– Potenziamento delle proprie abilità: tre aree in cui è possibile aumentare la capacità del proprio carretto per denaro (aumentando quindi l’efficienza delle azioni di approvvigionamento materiale), oppure acquistare abilità speciali (come un assistente in più, oppure la possibilità di modifica i lanci dei dadi). Quando un giocatore ottiene tutti i potenziamenti disponibili in un’area, gli viene attribuito anche un rubino.
– Movimento dei familiari: la Stazione di Polizia è uno dei trucchi disponibili per aggirare i vincoli imposti dal gioco, in quanto permette di spedire un proprio familiare (che deve essere presente sulla tessera Stazione di Polizia) in un’area qualsiasi, e fargli eseguire l’azione corrispondente senza incontrare nessuna delle pedine presenti. Attenti comunque a non abusare dell’abilità, che fornisce soldi agli avversari che incontreranno successivamente il nostro congiunto.
– La Fontana: ultimo spazio, croce e delizia del gioco, permette di raggruppare tutti gli aiutanti dispersi sul tabellone, riformando ex novo la torre e riguadagnando libertà di movimento. Una bella comodità, considerato che, essendo sempre in uno degli spazi centrali, è facilmente raggiungibile. Tuttavia, c’è da considerare che questa opzione costa l’intero turno…
Il gioco si conclude alla fine di un turno in cui almeno un giocatore ha acquistato il suo quinto rubino (sesto in due giocatori). Chi ha più rubini vince, utilizzando (in ordine) denaro, merci e carte Bonus avanzate per dirimere eventuali pareggi.
Le impressioni
Istanbul si presenta bene: poche regole, bei materiali, per un gioco di corsa incentrato sull’efficienza e la logistica. Una sorta di “superfiller” da giocatori, o un piacevole gioco poco sopra gli standard dei “giochi introduttivi”. L’esperienza sul tavolo conferma tutte queste impressioni. Le strade percorribili per arrivare alla vittoria possono essere estremamente variegate: si possono utilizzare o meno i potenziamenti (per guadagnarsi un paio di rubini e accumulare le risorse per “rincorrere” gli ultimi 3), è possibile specializzarsi su uno dei due punti di acquisto o perseguire un approccio tattico. Affascinante anche l’utilizzo dei dadi, che può comunque essere aggirato o evitato completamente senza compromettere le possibilità di vittoria: aggiunge quella componente si rischio/azzardo che aiuta a mantenere alta la tensione, e che è comunque accettabile in un gioco della durata di Istanbul.
Nonostante l’interazione sia esclusivamente indiretta, il piccolo trasferimento di soldi fra giocatori, unito al costo incrementale dei rubini, diventa spesso cruciale per la vittoria. Istanbul è un gioco strutturato per concludersi a ranghi serrati, e perdere un turno può costare la partita. Più che sul tiro dei dadi o sull’acquisizione di una certa tessera abilità, la partita si decide sull’utilizzo della Fontana, che deve essere evitato per quanto possibile. L’abilità del giocatore sta nel costruire schemi di spostamento sulla plancia che siano fruttuosi anche se ripercorsi in senso inverso, o comunque disposizioni ripercorribili in più modi. Altro elemento chiave è l’uso del familiare, che darà pure un vantaggio ad uno degli avversari, ma che (se ben utilizzato) permetterà di risparmiare anche un paio di turni.
Concludo con un consiglio. Se non siete giocatori alle prime armi, evitate la configurazione “percorsi brevi” della mappa: le distanze fra le varie aree che fanno sinergia fra loro sono molto limitate, e questo comporta un’elevata tolleranza agli errori e l’implicita formazione di un paio di “loop” che, una volta scoperti e sfruttati a dovere, sono vincenti, senza lasciare margine a giocate reattive o di ostacolo.
Le espansioni
Una miniespansione, il Kebeb Shop è stata distribuita come allegato del Numero 3/2014 della famosa rivista Spielbox. Sostituisce la Fontana, affiancando alla sua abilità l’opzione alternativa di pagare due lire per spostare il proprio familiare (purché non si trovi alla Stazione di Polizia) in un’area e fargli eseguire l’azione corrispondente. L’espansione è in formato cartolina, e quindi non è montata su una tessera come le altre.
Se invece guardiamo al futuro, la Pegasus Spiele ha annunciato, per Giugno/Luglio 2015, una espansione “in scatola” del gioco, Istanbul: Mokka & Smeergeld, che conterrà nuove tessere area, nuove carte, nuove risorse, e un ostacolo mobile che renderà impossibile attraversare il confine fra due tessere.